In occasione della 1° Settimana della Visibilità Lesbica, il magazine inglese Diva, che ha lanciato l’evento, ha ieri pubblicato i risultati di un sondaggio commissionato al prestigioso Istituto di ricerca Kantar e condotto su oltre 1400 donne lesbiche nel Regno Unito.
Per il 79% delle intervistate gli uomini gay e bisessuali hanno una maggiore visibilità pubblica, mentre il 44% desidererebbe che, nell’ambito di eventi Lgbti+, ce ne fossero di più specificamente rivolti alle donne. Più della metà delle lesbiche inglesi non è pienamente dichiarata sul posto di lavoro, mentre un terzo ha fatto esperienza di abusi verbali e fisici a causa del proprio orientamento sessuale.
Ma non solo, perché il 37% di madri lesbiche è stata vittima di omofobia da parte di altri genitori. Un bambino su tre di coppie omogenitoriali femminili, inoltre, ha fatto a sua volta esperienza di bullismo omofobico.
Al contempo è diminuita l’età in cui si fa coming out in relazione all’aumento del grado di accettazione Quasi la metà delle donne intervistate tra i 16 e i 24 anni ha fatto coming out prima dei 18 anni mentre meno del 20% delle over 45 lo ha fatto alla stessa età.
Linda Riley, editrice di Diva, ha dichiarato alla Thomas Reuters Foundation di essere sorpresa che le percentuali in negativo non fossero più alte soprattutto in riferimento ai casi di discriminazione e omofobia. «Ho due gemelli – ha detto – e sono stati vittime di bullismo verso i 10 anni da un gruppo di altri bambini».
Risultati che fanno dunque riflettere quelli della ricerca di Kantar nell’ambito di una Settimana, che celebrata da quest’anno per la prima volta al di là della Manica, culminerà domenica 26 nella Giornata internazionale della Visibilità Lesbica. Giornata, che, celebrata per la 1° volta in Spagna nel 1982 per riconoscere e dare visibilità alle lesbiche in seno a una comunità Lgbti+ troppo incentrata sulle esigenze maschili, ha assunto una connotazione mondiale dal 2008.
Tra le tante iniziative, caratterizzanti tale Giornata, va ricordata, come, ad esempio, fatto a Parigi negli scorsi anni, la ridenominazione di strade e piazze con targhe simboliche riportanti nomi di lesbiche e militanti illustri per i diritti delle donne e delle persone Lgbti. Iniziativa, questa, che è stata rilanciata anche a Torino in occasione della 2° edizione di Lesbicx.
Va infine ricordato che in preparazione alla Giornata della Visibilità Lesbica si terrà, il 23 aprile, uno specifico convegno online co-organizzato da Eurocentralasian Lesbian* Community (EL*C) e Intergruppo del Parlamento europeo per i diritti Lgbti.