“Una mancanza di normativa chiara e specifica sulla materia in oggetto di contestazione”. Queste le parole chiave del prefetto Giovanni Bruno nei confronti di Costantino Saporito, nel corso dell’audizione di ieri in merito al provvedimento disciplinare che ha colpito il vigile del fuoco all’indomani della sua partecipazione al Roma Pride.
Questa mattina, durante la conferenza stampa organizzata dal sindacato Usb, è stata annunciata la consegna di 58780 firme al ministro Minniti. Secondo i dirigenti sindacali la repressione della differenza che ha subito Costantino è simile a quella che subiscono spesso i lavoratori, che faticano sempre di più a far valere le proprie istanze.
“Quando abbiamo incontrato il Pride – ha spiegato Saporito – abbiamo imparato moltissimo, la capacità di lottare con l’ironia, la capacità di lottare affermando il semplice fatto di esistere. I diritti sul luogo di lavoro vanno di pari passo con quelli della persona”, ha concluso, ringraziando più volte il coordinamento Roma Pride, il Circolo Mario Mieli e l’associazione All Out per il sostegno ricevuto.
Il caso non è tuttavia chiuso, poiché il prefetto, ravvisata l’assenza di un quadro normativo chiaro, “evidenzierà al capo dipartimento e all’ufficio legislativo l’opportunità di regolamentare la normativa in esame per i casi disciplinari futuri”.
Insomma, una formula sibillina che desta non poche preoccupazioni, anche alla luce di un ulteriore provvedimento di cui ci ha parlato lo stesso Costantino Saporito nei confronti del collega Giancarlo Damele, che aveva semplicemente pubblicato su Facebook la foto in cui festeggiava la propria unione civile insieme ai colleghi in divisa accanto a un mezzo di servizio.
La strada è insomma ancora molto lunga e i colleghi di Costantino confermano: “C’è una grande resistenza ad accettare la visibilità delle persone omosessuali in un corpo come quello dei vigili del fuoco, che viene percepito da molte come una sorta di baluardo di una certa idea di virilità”.
“Come se non si possa essere virili e omosessuali – ha commentato uno degli attivisti intervenuti ai margini dell’iniziativa – considerando che bisognerebbe capire cosa vogliamo dire con ‘virilità'”.
Non sono mancate minacce di ogni tipo a Saporito, anche da parte dei sindacati di estrema destra della medesima categoria.
La buona notizia è che i colleghi di Costantino non demordono e annunciano già la partecipazione al prossimo Pride: “Sono successe molte cose da quel giorno, e alcuni di noi hanno fatto anche coming out. Stiamo facendo una battaglia di libertà”.