Davvero inaccettabile quanto accaduto a Mariano Scognamiglio, imprenditore di origini napoletane, che ha avviato un’attività commerciale come ristoratore ad Arezzo. Mariano ha partecipato a una puntata di 4 Ristoranti (fortunato format televisivo condotto dal noto chef Alessandro Borghese), che ha affrontato come argomento specifico la cucina medievale ed è andata in onda, il 21 maggio, su Sky Uno e Now Tv.
Durante la puntata l’imprenditore si è baciato con il suo compagno. Bacio che ha pagato caro e amaro: infatti da giovedì sera, come denunciato in un video postato sul suo profilo Facebook, è stato vittima di ripetute telefonate insultanti.
Raggiungiamo telefonicamente Mariano per saperne di più su questa vicenda.
Mariano, dunque, cosa è successo all’indomani della tua partecipazione a 4 Ristoranti?
Al racconto premetto che, oltre ad avere una laurea in ingegneria informatica, sono anche un esperto di storia medievale, soprattutto di cucina medioevale, e ho partecipato proprio alla puntata dedicata alla cucina del Medioevo. Forse sono risultato antipatico perché ho dato voti molto risicati agli altri concorrenti. Ma mi era sembrato che avessero ignorato il tema assegnato alla puntata: uno ha presentato addirittura una cheesecake. Nella puntata, gli autori hanno voluto che io mi dessi un bacio con il mio compagno. Io l’ho fatto ma temevo potesse accadere quello che poi è realmente accaduto. Infatti, in seguito a questa mia partecipazione e al bacio scambiatomi pubblicamente con il mio compagno, sul sito di Borghese sono stati postati alcuni insulti omofobici e, cosa ben più preoccupante, a partire da giovedì sera e fino a sabato sera ho ricevuto diverse telefonate anonime da una stessa persona in cui venivo ripetutamente insultato e definito frocio di merda. La voce del mio stalker era solo parzialmente riconoscibile perché l’aveva camuffata. Ora ha smesso perché la storia sta venendo fuori e sui social ho postato un video di denuncia e di sfogo che è diventato virale.
Cosa provi rispetto a quanto ti è successo?
Quello che mi preoccupa davvero è che questa persona evidentemente mi conosce e ha il mio contatto telefonico. Ma io non so assolutamente chi sia e temo per la mia incolumità, per quella del mio compagno, della mia famiglia e per il ristorante. Così, domani andrò a sporgere regolare denuncia poiché conservo tutti i tabulati telefonici. Una cosa che doveva essere piacevole in un momento di crisi si è trasformata in una cosa davvero squallida.
Oltre agli insulti, stai ricevendo anche testimonianze di sostegno?
Il comitato Arcigay Arcobaleno di Arezzo ha immediatamente sostenuto la mia denuncia sui social e tutti i media locali mi stanno contattando per darmi l’opportunità di raccontare questa storia: anche Tele Etruria mi ha invitato in studio. Sto ricevendo testimonianze di solidarietà da vari circoli Lgbt+ e da esponenti politici di tutto il Paese, mentre l’amministrazione comunale di Arezzo non si è fatta viva per stigmatizzare l’accaduto.
Ti era mai capitato di essere oggetto di insulti omofobici?
No, e sono sconvolto perché ho vissuto tanti anni a Napoli, la mia città, e non mi è mai accaduta una cosa del genere, anche avendo ricoperto ruoli professionali di grande esposizione pubblica e mediatica. Invece, proprio ad Arezzo, nel 2020, è capitata una cosa del genere. Spero davvero che questa vicenda possa avere un’ampia eco mediatica: se infatti una vicenda del genere dovesse capitare a un giovane omosessuale che non ha l’esperienza e le difese sociali che abbiamo io e il mio compagno, l’esito potrebbe essere molto più drammatico.