Nel mese dei Pride mancati l’iniziativa di alcune persone può non farci sentire troppo la loro mancanza, almeno da un punto di vista simbolico. Anche a Rimini, che ospita ormai di regola l’ultimo sabato di luglio il Summer Pride organizzato da Arcigay “Alan Turing”, quest’anno non ci sarà la tradizionale parata al tramonto sul lungomare. Ma grazie a Stefano Mazzotti, gestore del Bagno 27 (che si trova proprio sul percorso del Summer Pride), Rimini anche quest’anno avrà la sua Pride Walk sotto forma di passerella balneare dipinta coi colori della bandiera rainbow.
Stefano, le foto della passerella rainbow hanno incassato sui social migliaia di like e condivisioni. Cosa ti ha spinto a realizzare una tale iniziativa?
Il senso di una passerella colorata in questa maniera esprime molti significati, e lancia messaggi non equivocabili. Il pride per Rimini è una manifestazione che trasmette valori positivi, di uguaglianza, solidarietà, rispetto, tolleranza. In questo momento storico, in cui il valore dei rapporti umani assume significati ancora più profondi, ci sembrava azzeccato accostare un messaggio positivo e la nostra filosofia di impresa ai valori propri del Pride.
Quali reazioni ti aspetti?
Tutte, pro e contro che siano. Sarà la maniera per confrontarsi in maniera costruttiva su ciò che la spiaggia, e uno spazio pubblico in generale, può rappresentare in termini di condivisione dei valori e di libertà di espressione. Ci piace pensare alla spiaggia come un elemento urbano in cui non esistono differenze di genere, religione, razza, opinione.
Credi che ci potranno essere atti vandalici o ritorsioni?
Non lo so, è un problema che non ci siamo mai posti, né come impresa né come persone. Abbiamo semplicemente voluto prendere una posizione chiara e netta a livello sociale e culturale, e ci piace pensare che possa essere una scelta che possa generare confronto e critica costruttiva.
Non siete nuovi come Bagno 27 a iniziative per la parità e l’inclusione…
Come spiaggia abbiamo avuto altre esperienze nel campo della responsabilità sociale di impresa, nel 2017 abbiamo vinto il premio Er.Rsi della regione Emilia Romagna con un progetto legato alla inclusione lavorativa di persone con fragilità sociale. Un modo per avvicinarsi al mondo delle imprese che fanno della responsabilità sociale una precisa scelta aziendale e un concreto stile di vita.
Qual è il vostro rapporto col Rimini Summer Pride?
Siamo felicissimi di partecipare e farne parte, il mio rapporto con l’organizzatore, Marco Tonti di Arcigay Rimini, è sempre stato molto costruttivo. Il nostro appoggio al Summer Pride non si fermerà, continueremo a sostenere la manifestazione e a condividerne i valori, con la speranza di poter essere ancora coinvolti nelle prossime edizioni.