Rubata ieri la bandiera arcobaleno che, in occasione del mese del Pride, era stata esposta il 17 giugno sul Palazzo della Gran Guardia in piazza dei Signori, sede del Comune di Padova, e sarebbe dovuta sventolare fino all’ultimo giorno del mese. Ma non solo, perché sono stati anche imbrattati anche i cartelli antistanti con il programma delle iniziative organizzate dalle associazioni Lgbt+ cittadine
Condanna per il furto e gli atti vandalici è stata espressa dal deputato padovano Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia alla Camera dei deputati, che in una nota ha dichiarato: «La mia città, che fieramente rappresento in Parlamento, nel corso degli anni si è distinta come la città dei diritti: per questo reputo il furto della bandiera arcobaleno, avvenuto con il favore della notte, un atto vile e vigliacco nei confronti di tutta la cittadinanza. L’amministrazione comunale aveva deciso di esporla nei giorni del mese del Pride per rimarcare la vicinanza della città alla comunità Lgbt+ e ricordare come a Padova ogni diversità sia considerata una ricchezza, un segno di inclusione.
Mi auguro che si sia trattato di un atto meramente vandalico, non con una precisa finalità politica, e che dunque la bandiera possa essere restituita. Ben più grave se invece fossimo di fronte a un attacco a ciò che rappresenta, un’azione quindi a sfondo omotransfobico. In ogni caso spero che la polizia locale individui velocemente i responsabili».
Il locale comitato Arcigay Tralatro ha invece parlato di atto che ci riempie di indignazione, è evidente un gesto che travalica il problema di ordine pubblico, è un attacco ai valori e agli ideali rappresentati dal Pride. Non ci faremo certo abbattere da una sparuta minoranza di ladri di polli, lasciamo all’amministrazione il compito di cercare i responsabili, nel frattempo invitiamo tutta la cittadinanza sabato alle 12 alla Gran Guardia: portate le vostre bandiere arcobaleno e tutti insieme le appenderemo al posto di quella sottratta. I nostri valori li dimostriamo con i gesti concreti e alla luce del sole».