Nella giornata di ieri Monica Lozzi, presidente del Municipio VII di Roma, e l’intera Giunta hanno aderito alla campagna nazionale Da’ voce al rispetto per l’approvazione della legge in materia di prevenzione e contrasto alle violenze e discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere e genere.
Raggiunta telefonicamente, Lozzi ha dichiarato a Gaynews: «Come presidente del Municipio VII, ho aderito insieme alla mia Giunta alla campagna #Davocealrispetto in sostegno alla legge contro l’omotransfobia, perché credo e crediamo che non debbano esistere discriminazioni basate sul genere, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. Penso anche ai minori bullizzati nelle scuole, per questo, ed è inaccettabile. Il rispetto di tutte e tutti è una valore fondante di ogni società civile. Il Municipio VII, in questi anni ha realizzato e continuerà a realizzare eventi e progetti a sostegno del movimento Lgbti+. Credo che la legge contro l’omotransfobia e la misoginia sia una legge di civiltà».
Le ha fatto eco la psicologa Cristina Leo, assessora alle Politiche sociali, Pari opportunità e Politiche Abitative e attivista per i diritti delle persone trangender, che ha affermato: «Sono stata vittima di bullismo omotransfobico da piccola in diversi cicli di studio. Porto con me delle ferite che non guariranno mai completamente. Il mio impegno nell’associazionismo e nella politica è volto al superamento degli stereotipi e dei pregiudizi nei confronti delle persone Lgbti+, che spesso sono alla base della violenza agita verso che viene percepito come “diverso/a”.
Credo che ogni essere umano, a prescindere dal genere assegnato alla nascita, dall’identità di genere e dall’orientamento affettivo e sessuale, sia unico, e questa unicità va rivendicata e difesa. Credo che la legge contro l’omotransfobia e la misoginia sia un’importante conquista per un Paese, che poco ha fatto per i diritti civili, fino ad oggi, sperando che si possa innescare un vero cambiamento culturale».