«Abbiamo ripristinato il murale, già vandalizzato, di Vittorio Valiante ai Quartieri spagnoli. Tarantina simbolo dell’umanità di Napoli e dell’inclusione che fa parte del nostro dna». Con queste parole Luigi De Magistris, sindaco del capoluogo campano, ha voluto sottolineare su Facebook l’importanza del restauro del murale della Tarantina, realizzato da Valiante lungo un muro di Palazzetto Urban in via Concezione a Montecalvario.
Omaggio non solo a una delle più note figure iconiche dei Quartieri ma anche a colei che è considerata l’ultimo femminiello napoletano, l’opera, inaugurata dallo stesso sindaco il 18 febbraio 2019, era stata vandalizzata da ignoti cinque giorni dopo: imbrattato di nero il viso di Tarantina, alla cui sinistra una mano anonima aveva vergato con vernice dello stesso colore la scritta: Non e (sic!) Napoli.
De Magistris, che ha ieri presenziato alla cerimonia inaugurativa del restauro insieme con Francesca Menna, assessora alle Pari Opportunità, Libertà Civili e alla Salute, e Luigi Felaco, assessore al Verde, ha detto: «Siamo orgogliosi della ricchezza di Napoli fatta di tanta diversità, la lotta per i diritti è sempre stato un momento centrale della vita della nostra comunità. Lo ricorderemo anche sabato, quando ci sarà il Gay Pride nella nostra città».
Presente anche una delegazione di Dedalus e Atn – Associazione Transessuale Napoli. La Tarantina, visibilmente commossa, ha commentato: «Spero che vada tutto bene. Mi chiedo che fastidio possa dare un murale… Io sono napoletana, sono arrivata qui quando è finita la guerra. Cosa dico a chi ha vandalizzato l’opera? Vieni qui, prendiamoci un caffè. La gente dei Quartieri Spagnoli mi ama come io amo tutti loro».