La musicista e cantautrice transgender H.E.R., celebre a livello internazionale per il suo violino elettrico, è la prima proclamata tra le otto persone finaliste, vincitrici dell’ultima fase di Musicultura, festival della canzone popolare d’autore, nato nel 1990 come Premio Città di Recanati. H.E.R. gareggerà in data ancora da fissare, presso lo Sferisterio di Macerata, per il premio assegnato dalla giuria nella serata di gala.
Il brano Il mondo non cambia mai, potentissimo inno contro ogni razzismo, è stato valutato come il miglior brano dal pubblico che ha espresso il voto on line e sul canale YouTube ha superato le 200.000 visualizzazioni.
Una vittoria, quest’ultima, che proietta la cantautrice di origini pugliesi direttamente alle selezioni per Sanremo 2021. In realtà, H.E.R. aveva già partecipato a Musicultura, ben 19 anni fa con il nome anagrafico, quando ancora non aveva intrapreso il suo percorso di transizione. «Ho identificato la mia esperienza di vita in una canzone. Sono tornata al festival con l’intento di abbattere il muro del pregiudizio», afferma la cantautrice che, negli anni, ha collaborato con nomi del calibro di Morrisey e Battiato e che, negli scorsi giorni, ha anche aderito alla campagna nazionale Da’ voce al rispetto per una buona legge contro l’omotransfobia e la misoginia.
Il mondo non cambia mai è un brano che si propone come vero è proprio strumento di “resistenza”, un brano con cui H.E.R intende scuotere l’opinione pubblica su una tematica ancora drammaticamente attuale, cioè il razzismo. «Questa è una vittoria che mi rende doppiamente fiera – ha dichiarato H.E.R. – poiché coincide con l’anniversario dei Moti di Stonewall del 1961. Ora punto alla finalissima, sperando che il mondo stia realmente cambiando come recita il mio pezzo».