Si spacca il centrodestra in Commissione Giustizia della Camera, dove Forza Italia ha votato il cosiddetto emendamento “salva idee” al testo base del ddl Zan.
Con tale integrazione, ritenuta da più giuristi innocua perché non farebbe che specificare l’ovvio (un ovvio che, come rilevava ieri l’ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, è pur sempre opportuno ribadire), si è usciti dall’impasse e si è riusciti a proseguire con la votazione di «una parte degli emendamenti soppressivi», come dichiarato da Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia, che ha dichiarato: «Sono soddisfatta per l’accordo raggiunto che consente anche ad alcuni esponenti di Forza Italia di partecipare alla formazione di questo testo, magari altri potrebbero unirsi nel percorso, nonostante il blocco di FdI e Lega sia contrario alla legge. Tuttavia, insisto ad invitare i colleghi dei partiti di opposizione a rivedere il proprio convincimento perché stiamo scrivendo una norma che sarà molto importante nella maturità sociale del Paese».
Plauso è stato espresso da Mario Perantoni, deputato M5S e uno dei firmatari delle pdl confluite nel testo in votazione in commissione giustizia, che ha detto: «È apprezzabile l’impegno di Enrico Costa e di Giusi Bartolozzi per sostenere la legge sull’omofobia nonostante le difficoltà interne al loro partito, Forza Italia. Speriamo che altri colleghi del loro e di altri partiti di opposizione li seguano nel percorso. Noi siamo sempre piu’ convinti che questa legge rappresenta un passo in avanti della maturita’ sociale del Paese»..
Per la senatrice Monica Cirinnà, responsabile del Dipartimento Diritti del Partito democratico, «l’accordo raggiunto alla Camera sulla riformulazione dell’emendamento Costa favorisce la rapida approvazione della legge contro misoginia e omolesbobitransfobia, senza svuotarla di contenuto e senza pregiudicarne gli effetti. Viene ribadito qualcosa di noto, e cioè che questa legge non viola la libertà di espressione, come garantita dall’articolo 21 della Costituzione.
L’intesa è il risultato di un dialogo franco e complesso, all’interno della maggioranza e con Forza Italia, nel corso del quale è rimasto sempre chiaro un punto: nessun compromesso al ribasso, ma invece ogni sforzo per rendere la legge il più possibile condivisa senza snaturarne i contenuti, accogliendo in modo ragionevole le perplessità e i dubbi di alcuni. Il Partito Democratico conferma, ancora una volta, di essere una comunità capace di confrontarsi e trovare una sintesi al proprio interno, per essere più forte nel rapporto con le altre forze politiche. E riafferma con chiarezza che non sono mai ammissibili compromessi che ledano la pari dignità delle persone, avendo come faro gli articoli 2 e 3 della Costituzione. Adesso andiamo avanti, con determinazione, per arrivare al più presto ad un risultato necessario e fin troppo atteso».
Le ha fatto eco Walter Verini, responsabile Giustizia del Partito democratico: «Oggi la Commissione Giustizia della Camera ha compiuto un importantissimo passo in avanti per dare al Paese una legge civile e umana contro le condotte e i comportamenti istigatori alla discriminazione e violenza omotransfobiche e misogine. L’approvazione a larga maggioranza di un emendamento riformulato dal relatore Zan, sulla base di quello presentato dai deputati di Forza Italia a prima firma Costa, rappresenta un punto davvero importante. Lo è perché tiene insieme la tutela dei diritti e della dignità delle persone, perché contrasta penalmente e culturalmente ogni forma di odiosa e pericolosa istigazione e al tempo stesso tutela la libera espressione e il pluralismo delle idee.
Il fatto che su questo terreno si sia registrata una importante convergenza tra le forze della maggioranza e i parlamentari di Forza Italia in Giustizia è un fatto di notevole rilievo, anche perché toglie terreno ad atteggiamenti retrivi e inaccettabili da parte di forze estremiste che si oppongono ossessivamente a qualsiasi legge che aiuti questo Paese, nel rispetto della Costituzione, a essere più civile e più europeo»..
Laura Boldrini ha invece twittato: «Oggi in Commissione Giustizia altra tappa importante per la legge contro l’omotransfobia e misoginia. Abbiamo incluso un emendamento che sgombra il campo da ogni dubbio: nessuna limitazione alla libertà di opinione, nessun bavaglio. Ora avanti fino alla sua approvazione!».
Oggi in Commissione Giustizia altra tappa importante per la legge contro #omotransfobia e misoginia. Abbiamo incluso un emendamento che sgombra il campo da ogni dubbio: nessuna limitazione alla libertà di opinione, nessun bavaglio.
Ora avanti fino alla sua approvazione! pic.twitter.com/XNTchWtIet
— laura boldrini (@lauraboldrini) July 23, 2020
Infine Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, ha osservato in una nota: «L’intesa raggiunta in commissione Giustizia alla Camera rappresenta un positivo passo avanti nel cammino di una legge importante quanto delicata nella sua formulazione. L’approvazione dell’emendamento promosso dal collega Costa di Forza Italia supera le principali perplessità e le tante obiezioni mosse da autorevoli osservatori. Il testo così modificato non introduce un reato di opinione e tutela la libera espressione delle idee e dei valori».