Sarebbe dovuto approdare domani in Aula del Consiglio regionale della Campania il testo unico di legge contro la violenza di genere e l’omotransfobia, licenziato 15 giorni fa, dopo nove mesi di lavoro e con il consenso di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, dalla sottocommissione presieduta da Loredana Raia (Pd).
Ma «venerdì – come recita un comunicato congiunto di Alfi Le Maree, Antinoo Arcigay Napoli e Atn – Associazione Transessuale Napoli – è arrivata però la doccia gelata, la VI Commissione regionale che era stata convocata ad horas per poter discutere e portare in aula domani, lunedì 27 luglio, il testo di legge regionale contro la violenza di genere, è stata annullata e rimandata a martedì, ovvero il giorno seguente l’ultimo consiglio regionale in programma prima del voto di settembre. La legge regionale campana, forse la migliore in questo momento nel quadro nazionale, rischia di morire, nonostante sembra avere il consenso anche delle forze di opposizione, per un conflitto, da campagna elettorale, interno alla maggioranza stessa e al Partito Democratico».
E già perché il problema è principalmente tutto interno al Partito Democratico per l’opposizione della potente consigliera Carmela Fiola, detta Bruna (figlia del noto imprenditore del settore alimentare Ciro Fiola, già consigliere comunale a Palazzo San Giacomo e attuale presidente della Camera di Commercio di Napoli), e per probabili timori di perdere il voto dei cattolici moderati in vista delle imminenti elezioni regionali di settembre.
Le tre associazioni hanno pertanto convocato per le ore 11:00 di domani un sit-in continuato di protesta presso il Centro direzionale di Napoli, all’esterno della sede del Consiglio regionale, cui hanno finora aderito Agedo Napoli, Anpi Napoli, Apple Pie: l’amore merita LGBT+ Avellino, Arci Campania, Arci Napoli, Arco, Collettivo lgbt+ Ischia, Da’ voce al rispetto, DemA, Fondazione Genere Identità Cultura, Gesco, I’m Gay-Trans, any problem?, Non una di meno – Napoli, Pochos Napoli, Pride Vesuvio Rainbow, Radicali Napoli Ernesto Rossi, Stati Generali delle donne della Campania, Unione degli Studenti della Campania, Uil Campania. Si prevede una breve partecipazione del forzista Stefano Caldoro, candidato del centrodestra a presidente della Regione Campania, e della consigliera Valeria Ciarambino, capogruppo M5s in Regione, per mostrare la volontà di portare la legge in Aula.
«Chiediamo – così ancora le tre associazioni convocatrici – a tutte le forze politiche, in primis a quelle della maggioranza, al Partito Democratico e al presidente De Luca, di assumersi, in modo chiaro e trasparente, la propria responsabilità politica, di consentire ovvero, anche con la convocazione di un Consiglio regionale monotematico, la discussione in Sula e il voto sul testo di legge unificato contro la violenza di genere e contro l’omotranslesbofobia.
Non permetteremo che possa essere fatta campagna elettorale sulla nostra pelle, su quella dei nostri concittadini e delle nostra concittadine, sui nostri diritti, sulla nostra sicurezza e sulla nostra felicità. Siamo pronti a dare battaglia e continuare la lotta in questi giorni e in questi mesi, se non sarà concessa la possibilità di poter discutere e votare questa importantissima legge e chiediamo alle associazioni, ai movimenti, alle cittadine e ai cittadini di unirsi a questa nostra istanza di eguaglianza e giustizia».