Sono passati quarant’anni da quando Pier Paolo Pasolini girava con il suo microfono per spiagge, borghi, fabbriche italiane gettando scompigli con le sue scomode domande: “Come vede lei il problema sessuale?”.
Questo era Comizi d’amore: un documentario intelligente, a tratti esilarante, che dava diritto di parola – con una delicatezza, una tenerezza, una timidezza che oggi risultano persino spiazzanti – a giovani e meno giovani di diversi strati sociali e provenienze rispetto alla questione sessuale. Una sottile crociata dissacratoria contro l’ignoranza e la paura della sessualità.
Appunti G è uno spettacolo comico, tutto al femminile che parte da un simile presupposto. Cosa sanno le donne e gli uomini del punto G? I falsi miti, le ricerche, le dicerie le strumentalizzazioni della sessualità femminile sono il tema principale di un discorso che si sviluppa per quadri, scene, interviste, foglietti illustrativi, bugiardini, affissioni pubbliche che rendono sfaccettata, proteiforme, persino quasi kafkiana la lettura dell’universo sessuale femminile – anche quando dovrebbe essere semplice.
Il confronto con i comizi d’amore di Pasolini vuole essere un piccolo pretesto per confrontarci con le nostre convinzioni di uomini e donne di oggi: aperti, informati, progressisti, anticonformisti… ma è proprio vero che quarant’anni di progresso ci abbiano resi così tanto alieni dagli italiani che eravamo? Davvero oggi sappiamo tutto? O semplicemente crediamo di sapere? O fingiamo di essere a nostro agio con tutte queste competenze? Siamo davvero più liberi? Che cosa è realmente cambiato? Uno spettacolo dissacrante e comico che vuole scandagliare anche la ricerca medico- scientifica disponibile sull’argomento e che non mancherà di citare momenti memorabili come i viaggi nella vagina di Superquark, leggende popolari di vario tenore e natura, riferimenti classici come l’Ars amandi di Ovidio ma anche articolate e varie regole prematrimoniali legate alla morale o alle religioni.
Il cast è formato da tre attrici comiche di riconosciuta fama e di diverse generazioni e da un’importante giornalista – in maniera da modulare i toni della satira con alcuni momenti di raccoglimento e riflessione sulla condizione di quello che ancora oggi chiamiamo “il sesso debole”.
di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Francesca Sangalli, Lucia Vasini
con Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Lucia Vasini
progetto fotografico Laila Pozzo
organizzazione Sara Novarese
produzione Collettivo PuntoG, C.M.C / Nido di ragno
dall’8 al 19 Novembre 2017 – Prima Milanese al Teatro Verdi