Seduta notturna della Commissione Giustizia della Camera, nel corso della quale si concluderà il voto degli emendamenti al ddl contro l’omotransfobia e la misoginia. Questo permetterà la trasmissione del testo alle Commissioni, che devono dare il loro parere, sì da permettere loro di esprimersi nella giornata di domani. Giovedì si voterà sempre in Commissione Giustizia sul mandato al relatore per l’Aula, il cui approdo, la settimana prossima, sarà calendarizzato in serata dalla conferenza dei capigruppo.
Questo il risultato raggiunto da un vertice ad hoc della maggioranza sul tema. Ma non solo. Come dichiarato da Alessandro Zan in un comunicato ufficiale, «tutta la maggioranza ritirerà oggi gli emendamenti presentati al testo unificato. Infatti, come richiesto dalle colleghe e dai colleghi di Italia Viva, è stato snellito l’articolo riguardante la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, pur mantenendo intatto il suo contenuto, anche per quel che riguarda lo svolgimento di iniziative negli istituti scolastici.
Inoltre verrà presentato in Aula un emendamento che inserirà le definizioni di sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale, che, pur essendo termini ben consolidati nella nostra giurisprudenza, è giusto definire con precisione, trattandosi di una norma di rilevanza penale. Questa sera quindi accoglieremo queste limature, e concluderemo la fase emendativa, così da arrivare alla discussione generale in aula già la prossima settimana. Il testo rimarrà dunque pienamente efficace in ogni sua parte: un ottimo risultato che testimonia la volontà di questa maggioranza di dare al Paese una legge attesa da quasi trent’anni, a tutela della dignità di tutte le cittadine e di tutti i cittadini di questo Paese».
L’emendamento con le definizioni di sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale è in linea con quanto richiesto ieri dal Comitato per la legislazione della Camera attraverso il parere del relatore Giovanni Luca Aresta (M5s).