Ieri al Meeting di Rimini, nel corso della tavola rotonda Il Parlamento serve ancora?, moderata dal direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis, si sono confrontati su temi molteplici Luigi di Maio, Roberto Speranza, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni (in collegamento), Matteo Salvini, Antonio Tajani.
Durante il suo intervento Salvini ha parlato anche del ddl Zan con gli stessi argomenti utilizzati a Tirrenia (Pi) e in altri comizi.
«Mi si permetta – così il segretario della Lega – un’altra riflessione a proposito di libertà, visto che uno dei disegni di legge su cui sta premendo di più la maggioranza in questo momento, è il cosiddetto disegno di legge Zan contro le discriminazioni. Chiarisco una volta per tutte: libertà significa libertà di amare. Ognuno può essere libero di andare a cena, di andare a spasso, di passeggiare per Rimini e di fare l’amore con chi vuole, dove vuole e quando vuole.
Ma io ritengo un passo indietro, pericolosissimo, il discrimine fra libertà e giudicare discriminante il diritto di un bimbo ad avere una mamma e un papà ed essere adottato se ci sono una mamma e un papà. E quel disegno di legge, quel disegno di legge, mette a rischio questa mia facoltà, perché, figurati, io vado a processo per aver bloccato, con il consenso di tutto il Governo, per quattro giorni uno sbarco di alcuni immigrati irregolari. Figurati se un domani io dicessi che, secondo me, le adozioni gay non sono il futuro ma sono l’egoismo degli adulti sulla pelle dei bambini. E io ritengo di poterlo dire senza essere giudicato e processato».
Ma, come noto, l’originario testo unificato del disegno di legge già non prevedeva l’estensione dell’art. 604bis alla fattispecie della propaganda delle idee e, in quello approvato, il 29 luglio, dalla Commissione Giustizia della Camera, è stato inserito un nuovo articolo (l’attuale 3), che ha recepito l’emendamento proposto dall’ex forzista Enrico Costa e ribattezzato come “salva idee”, in cui viene ribadito il disposto dell’art. 21 della Costituzione sulla libera manifestazione di pensiero.
Nel pomeriggio di oggi gli ha replicato via social lo stesso Zan. Il relatore del disegno di legge alla Camera ha dichiarato: «Libertà di amare significa stringere la mano per strada alla persona che si ama, abbracciarla, darle un bacio, senza rischiare di subire insulti e aggressioni. Salvini, che da Rimini blatera di libertà di amare, si chieda se ciò è possibile in Italia invece di continuare ad attaccare il ddl contro l’omotransfobia e la misoginia. O il suo modello di libertà sono le Lgbt free zone della Polonia sovranista, tanto volute dal suo amico presidente Duda?».