Ad Albano Laziale (Rm), alla vigilia della presentazione ufficiale delle nove liste a sostegno del candidato di centro-sinistra, Massimiliano Borelli, alla prima poltrona di Palazzo Savelli, che tre manifesti elettorali e uno del sindaco uscente, Nicola Marini (che corre allo scranno di consigliere comunale per il Pd), sull’informativa del voto domiciliare, sono stati imbrattati con le scritte Frocio e Con i froci.
Inequivocabile riferimento sia al fatto che Massimiliano Borelli, storico consigliere comunale e consigliere metropolitano, è gay-friendly sia all’impegno svolto, in dieci anni di mandato, dall’amministrazione di centro-sinistra Marini a tutela dei diritti delle persone Lgbti. In tal senso è soprattutto da ricordare il convegno Uguaglianza e diritti sociali in tempo di crisi, che, tenutosi il 5 maggio 2012 a Palazzo Savelli per volontà dell’allora presidente del Consiglio comunale Borelli, vide gli interventi di Anna Paola Concia e del nipote di Harvey Milk, Stuart, rispettivamente, all’epoca, deputata della Commissione Giustizia e consulente di Obama per i Diritti civili e l’Uguaglianza.
I tre manifesti elettorali vandalizzati sono quelli delle liste civiche Albano Coraggiosa, Noi Domani (entrambe imbrattate con la scritta Frocio) e Insieme per Albano Laziale (imbrattata con la scritta Con i froci). Quello di Albano Coraggiosa, che reca sullo sfondo l’immagine di Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna (eletta consigliera regionale il 16 gennaio 2020 per la coalizione di sinistra Emilia-Romagna Coraggiosa), è stato successivamente strappato.
Schlein, di cui si ricorda il coming-out in diretta, il 12 febbraio scorso, negli studi de L’assedio, ha così commentato l’accaduto su Facebook: «Qualcuno ha scritto “frocio” sul manifesto elettorale di Albano Coraggiosa, a poche ore dal lancio della campagna elettorale. E poi, non ancora soddisfatti dalla loro vigliaccheria, sono tornati indietro e hanno strappato il manifesto dalla plancia. Un atto vile che denunciamo con forza, compiuto nei confronti della lista Albano Laziale Coraggiosa cui va tutto il nostro supporto e che ha, come candidato sindaco, Massimiliano Borelli, amministratore stimato e sempre vicino ai problemi delle persone. Organizzatore di tanti viaggi della memoria nei luoghi dell’Olocausto, sempre in prima linea sui temi dell’antifascismo e sui diritti della comunità Lgbti. Da parte mia e di tutta Coraggiosa piena solidarietà a lui e a chi si sta impegnando per portare avanti questo progetto di cambiamento ad Albano Laziale. Se pensano di intimorirci sappiano da subito che hanno sbagliato indirizzo. Le vostre battaglie sono anche le nostre. Coraggio!».
Condanna è stata espressa anche da Francesco Di Rosalia, candidato a consigliere comunale per Insieme con Albano Laziale e compagno di Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib, con cui si è unito civilmente il 10 marzo 2018. Proprio la capolista e consigliera uscente Enrica Cammarano, giornalista d’area libdem, è stata tra le prime voci che sul territorio hanno espresso solidarietà e aperto il caso politico sulla questione degli insulti omofobi a sfondo elettorale.
Con un post su Facebook Di Rosalia ha colto anche l’occasione per lanciare un appello a sostegno della legge contro l’omotransfobia, che è in discussione alla Camera, con l’invito a tutti e quattro i candidati sindaci affinché si esprimano contro l’odio e le discriminazioni.
«Dicono che la legge contro l’omotransfobia – così il giovane candidato – vuole limitare la libertà d’opinione. Una delle tante bugie che dominano questo avvelenato dibattito politico-elettorale. È bene, invece, che le persone capiscano come l’odio verso le differenze è in realtà odio contro la democrazia e la pluralità di identità e idee propria di una società avanzata come progredita e in avanti è e dovrà continuare a essere la nostra Albano Laziale. Sono certo che questi episodi non rappresentino nessuno dei protagonisti in campo alle prossime elezioni, per questo mi augurerei che il monito contro l’odio e contro tutte le discriminazioni provenga da ognuno dei candidati sindaco come simbolo di civiltà e rispetto alla storia e a tutti i cittadini di Albano».