Una storia che lascia l’amaro in gola e che suscita rabbia quella di Manuel Croce, 40enne gay siciliano, messo dalla madre davanti all’aut aut: «Devi fare il maschio, altrimenti te ne vai». E così, dopo l’ennesima lite familiare, l’uomo ha lasciato la casa e il suo paese, la splendida Monreale, per trovare ricovero in un centro d’accoglienza del quartiere palermitano di Ballarò. Disoccupato a causa della crisi, ha dovuto anche subire ricatti da parte dell’ex fidanzato.
Come raccontato da Salvo Palazzolo, che ne ha raccolto ieri la drammatica testimonianza su La Repubblica, Manuel ha spiegato: « Qui possono ospitarmi fino al 30 settembre, ma io indietro non ci torno. Sono gay e non voglio più nascondermi».
E proprio dalle colonne de La Repubblica ha lanciato un accorato appello al presidente della Camera, Roberto Fico, perché si approvi «al più presto una legge contro l’omofobia. Nessuno più deve avere vergogna di essere se stesso».
E ieri sera la terza carica dello Stato, che, già il 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-trans-fobia, si era espresso ampiamente a favore della legge attraverso un video realizzato per il webinar organizzato da Gaynews e Gaynet, ha così risposto all’appello del 40enne monrealese: «La storia di Manuel Croce ci ricorda che ci sono ancora dei passi da fare per una società che rispetti il modo in cui ciascuna persona si identifica, che non prescriva ruoli e non giudichi scelte. Le istituzioni devono impegnarsi in tal senso, così come ognuno di noi deve farlo nel suo quotidiano. Ed è per questo che raccolgo l’appello che Manuel mi ha rivolto: una legge contro l’omofobia è uno strumento normativo di cui abbiamo bisogno».
Gli ha fatto subito eco il deputato dem Alessandro Zan, relatore del testo unificato di legge in materia di prevenzione e contrasto alle violenze e discriminazioni per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere, che ha scritto su Facebook: «Le parole del presidente della Camera Roberto Fico per la legge contro l’omotransfobia e la misoginia sono davvero importanti. Ora diamo immediatamente seguito a questo impegno delle istituzioni e approviamo la legge alla Camera in ottobre e poi rapidamente in Senato».
Per quanto debba essere ancora calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo, la discussione del ddl dovrebbe riprendere in Aula della Camera il 12 ottobre.
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