In un’isola, che da 200 giorni consecutivi non registra più alcun nuovo caso di contagio da Covid-19 ed è uno dei pochi Paesi al mondo ad aver sconfitto la pandemia, 130.000 persone hanno sfilato ieri per le strade di Taipei in occasione del 18° Taiwan Lgbt Pride. Un numero inferiore rispetto alle 200.000 dello scorso anno, quando numerose persone avevano potuto viaggiare dall’estero per raggiungere Taiwan.
A giugno le associazioni Lgbt locali avevano organizzato una marcia più piccola, per solidarizzare con le comunità arcobaleno di tutto il mondo, impossibilitate a sfilare a causa della pandemia.
Il 18° Taiwan Lgbt Pride è stato preceduto, alla vigilia, da due matrimoni di soldati con i rispettivi compagni nel corso di una grande cerimonia organizzata dall’esercito. Si tratta dei primi militari taiwanesi a essersi sposati.
Dal 17 maggio 2019, giorno in cui il matrimonio egualitario è divenuto legale con la possibilità dell’adozione coparentale (la cosiddetta stepchild adoption), sono oltre 4.000 le coppie taiwanesi a essersi sposate. Taiwan, che è l’unico Paese asiatico a consentire le nozze tra persone dello stesso sesso, ospiterà nel 2021 gli Asian Gay Games.