Il Gabinetto federale tedesco ha oggi dato via libera al progetto di legge che, presentato dalla ministra della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer, prevede la riabilitazione dei militari discriminati prima del 2000 perché omosessuali e un risarcimento simbolico di 3.000 euro a ciascuno di loro.
«Non possiamo riparare condegnamente alle sofferenze di queste – ha dichiarato Kramp-Karrenbauer – ma vogliamo dare l’esempio ove possibile».
Der Gesetzentwurf zur #Rehabilitierung homosexueller Soldatinnen und Soldaten soll heute im #Kabinett beschlossen werden. #Verteidigungsministerin Kramp-Karrenbauer @akk dazu im Statement: pic.twitter.com/aMKmUBG8OU
— Verteidigungsministerium (@BMVg_Bundeswehr) November 25, 2020
Il ministero della Difesa ha pubblicati due mesi fa uno studio che documenta la “discriminazione sistematica” nelle Forze armate (Bundeswehr) dal 1955 al 2000. Anche dopo l’abrogazione totale del famigerato Paragrafo 175 del Codice penale nel 1994, che, emendato più volte, era rimasto precedentemente in vigore tanto nella Repubblica Federale Tedesca quanto nella Repubblica Democratica Tedesca, i militari gay, pur non più degradati o radiati, permasero in una condizione di chiara discriminazione: non potevano infatti essere promossi o assumere incarichi di responsabilità. Situazione che rimase in essere fino al 3 luglio 2000, giorno in cui la discriminazione istituzionalizzata nella Bundeswehr fu formalmente abolita.
Il progetto di legge del Governo federale passa ora al voto del Bundestag. Secondo il ministero della Difesa, una volta approvato, esso si applicherà a circa 1.000 persone, che hanno prestato servizio tanto nella Bundeswehr quanto nella Nationale Volksarmee (Armata Popolare Nazionale) della Ddr.