Clément Beaune, il neo segretario di Stato per gli Affari europei del governo Castex (è stato nominato il 26 luglio scorso), ha dichiarato di essere gay nel corso di un’intervista a Têtu, pubblicata oggi in occasione dei 25 anni di fondazione del noto magazine Lgbt.
«Oggi sembra banale dirlo – ha detto il ministro – ma non è scontato». Nato a Parigi il 14 agosto 1981 e componente de La République en marche dal 2016, Beaune, che, l’anno seguente era stato nominato da Emmanuel Macron consigliere incaricato per le questioni europee, è passato in novembre a Territoires de progrès – Mouvement social-démocrate et européen, partito dell’ala sinistra della maggioranza, fondato dodici mesi fa dai ministri Jean-Yves Le Drian e Olivier Dussopt.
Il ministro ha fatto notare che «le percosse, le violenze, il rigetto esistono nel 2020. Non è indecenza o mettere in pubblico la propria intimità, rivelando oggi il mio orientamento sessuale», per poi aggiungere: «In qualità di segretario di Stato per gli affari europei, ho una responsabilità aggiuntiva. Devo lottare per diffondere la tolleranza».
Denunciando la grave situazione in cui versano le persone Lgbt in Polonia e Ungheria, il ministro ha annunciato la sua intenzione di recarsi in una delle cosiddette “zone libere da Lgbt” all’inizio del 2021. Dopo aver dichiarato che sosterrà una delle associazioni polacche che difendono il diritto all’aborto”, Beaune ha aggiunto: «Vengo da una famiglia in cui le persone sono state deportate perché ebree solo due generazioni fa. Ciò fa da eco in me. Tuttavia non vorrei che si dicesse che sto combattendo contro le zone libere da Lgbt perché sono gay. Sarebbe un insulto dire che sto combattendo questa battaglia per me stesso».