Vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani dal 23 settembre 2011 al 27 settembre 2015 e attuale Segretario nazionale del comitato Sì alla famiglia, il cassazionista e canonista Giancarlo Cerrelli è il candidato della Lega alla Camera nel collegio uninominale di Crotone (Calabria 04). Una scelta che, indubbiamente, rappresenta il territorio visto che l’avvocato è nato e vive nella città della Scuola Pitagorica. Ma che la dice lunga sulla contiguità di certi milieu di destra e del conservatorismo cattolico.
Cerrelli, che organizzò a Crotone in accordo con l’allora arcivescovo locale Domenico Graziani i Family Day del 15 marzo e 11 maggio 2007 (manifestazioni antesignane del primo Family Day nazionale, quello cioè del 12 maggio 2007), è infatti dirigente nazionale di Alleanza Cattolica e articolista di giornali quali Cristianità, La Nuova Bussola Quotidiana, La Croce quotidiano, La Roccia, Sì alla Vita. Senza dimenticare il periodico ciellino Tempi, che ha chiuso i battenti il 24 novembre scorso.
Autore di libri volti a combattere l’ideologia gender, Cerrelli è soprattutto noto per i violenti attacchi contro le unioni civili e il matrimonio egualitario. Ma non solo.
Le sue posizioni in tema di omofobia rimbalzarono sui media nazionali quando ospite di Unomattina Estate, il 20 agosto 2013, si espresse contrario a un’eventuale approvazione del ddl Scalfarotto con motivazioni dal seguente tenore: “L’omosessualità è una malattia”. “È stata depennata dal manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali non per motivi scientifici”. “Come si sa, vi sono anche delle terapie, le terapie dette riparative per gli omosessuali”.
Le dichiarazioni di Cerrelli indussero l’allora presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi Giuseppe Luigi Palma a intervenire con una dura nota di condanna. Nota che fu accolta positivamente da Franco Grillini che all’epoca così scrisse: «Il vizietto di confondere scienza e fede o, peggio, di far passare come scientifici pregiudizi sociali o religiosi costituisce un atto di indiscutibile disonestà che se compiuto da professionisti persino iscritti all’albo vanno segnalati come abuso e perseguiti come tali. Piuttosto c’è da chiedersi se non ci sia qualcosa di malato in tutte quelle persone che dedicano il loro tempo a insultare milioni di cittadini che chiedono solo dignità e uguaglianza nel diritto e nei diritti».
Oggi Cerrelli guarda a Montecitorio con la speranza di far risuonare le sue posizioni da cattolico duro e puro tra i banchi della Lega.
Ampiamente osannato da Domenico Fargiuele, capolista nei due listini proporzionali per la Lega in Calabria, che ha così dichiarato: «Noi siamo un movimento fortemente territoriale che parte dal territorio ed ha pienamente rispetto dello stesso e che non avrebbe mai espresso una candidatura non strettamente connessa al territorio.
Abbiamo avuto la fortuna di esprimere l’avvocato Giancarlo Cerrelli per l’uninominale di Crotone, un esponente della società civile, dell’associazionismo, della famiglia e della tradizione che concorrerà sotto l’insegna della Lega per cercare di portare avanti quelli che sono i nostri ideali»