Secondo un’antica tradizione le feste di Carnevale lungo la costa dalmata sono caratterizate dal rogo di immagini rappresentanti il male e le sfortune dell’anno precedente. I cui resti vengono poi gettati in mare.
Quale simbolo di tutto il negativo del 2017 la popolazione di Kaštela, città a nordovest di Spalato, ha scelto le famiglie arcobaleno. Domenica, infatti, durante i riti carnascialeschi è stato bruciato un pannello rainbow recante su ambo i lati due cuori con le rispettive scritte Mama+Mama e Tata+Tata. Riferimento diretto al libro illustrato per bambini Moja dugina obitelj (La mia famiglia arcobaleno) che, realizzato da Ivo Šegota e finanziato dall’Ambasciata francese in Grecia, è stato edito in 500 copie alla fine del 2017.
Una forma di satira secondo gli organizzatori del carnevale di Kastela. Un atto vergognoso incitante alla discriminazione e all’odio secondo tanti a partire da esponenti della collettività Lgbti nazionale. Tanto più che in Croazia le unioni civili sono legali dal 2014 in una con l’adozione del configlio del partner, mentre quella congiunta resta ancora preclusa alle coppie di persone dello stesso sesso.
L’associazione Dugine Obitelji (Famiglie Arcobaleno), che ha promosso la pubblicazione del libro, ha espresso «tristezza nel vedere immagini del rogo di un’opera il cui unico scopo è quello d’educare i bambini all’amore, al rispetto e alle differenze».
Ferma condanna, lunedì 5 febbraio, anche da parte della ministra dell’Istruzione Blazenka Divjak che ha affermato: «Non è necessario trovarci d’accordo su tutto. Ma sicuramente non dobbiamo esporre i bambini a situazioni incitanti all’odio e all’intolleranza né tanto meno a quelle in cui i roghi di libri sono presentate come soluzione dei problemi».
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