Quattro show eccezionali, preparati da Patty Pravo per il suo pubblico, daranno il via a un folgorante ritorno dell’ex ragazza del Piper in giro per i più prestigiosi teatri italiani.
Il nome, che Patty Pravo ha scelto come prima parte del tour, è …La cambio io la vita che, celebre ritornello di E dimmi che non vuoi morire, il brano di successo che le scrisse, qualche anno fa, Vasco Rossi.
Le date della tournée di …La cambio io la vita che – Tour 2018 sono le seguenti:
15 febbraio – Montecatini, Teatro Verdi
18 febbraio – Roma, Parco della Musica
24 febbraio – Venezia, Gran teatro la Fenice
6 Marzo – Milano, Teatro Nazionale.
Incontriamo Patty Pravo, in teatro, proprio durante le prove del suo nuovo attesissimo spettacolo.
Patty, si avvicina la prima delle quattro date del tuo nuovo spettacolo …La cambio io la vita che – Tour 2018: che tipo di show sarà?
Sarà uno spettacolo molto particolare, diviso in due parti. Una prima parte, in cui interpreterò alcuni classici sia del mio repertorio che di quello dell’intramontabile canzone francese con una grande orchestra. Nella seconda parte eseguirò, invece, i miei successi pop con la mia band. E poi ci saranno moltissime sorprese nella scelta dei pezzi. Si tratta di un progetto che volevo realizzare da sempre e finalmente ci sono riuscita. E mi fa piacere lavorare con una band di musicisti giovani e bravi perché i giovani vanno sostenuti.
A quale dei tuoi successi sei più affezionata?
Me lo chiedono tutti… Ma il “pezzo del cuore” cambia continuamente. Ci sono momenti in cui ti senti legata a un brano e momenti in cui ti senti legato a un altro… Non c’è una canzone a cui sono più affezionata perché io interpreto e l’interpretazione dipende anche dal momento che si vive.
Che ne pensi del Festival di Sanremo che si è appena concluso?
Questo Festival di Sanremo l’ho seguito. Ho visto la prima puntata e l’ho trovato splendido: i testi erano veramente interessanti quest’anno. Mi è sembrata un’edizione di buon livello. Magari ce ne fossero altri di Sanremo così…
E la grande sintonia con la comunità Lgbti come te la spieghi?
Il grande amore con la comunità Lgbri è naturale. Io sono cresciuta con mio zio che era amato da tutta Venezia perché era un uomo splendido ed era omosessuale… Per il resto io credo che le persone siano davvero tutte uguali.
Ma secondo te l’Italia è un Paese “vivibile” per le persone Lgbti?
Ma dai… L’Italia è una difficoltà continua per tutti e per tutto. A prescindere dall’orientamento sessuale. Per qualsiasi persona vivere in Italia è difficile. È una pena osservare il nostro Paese distrutto.
E qual è lo stato di salute della musica italiana?
La musica italiana è indietro di vent’anni e spesso copiamo anche la musica straniera in maniera maldestra. Purtroppo, facciamo musica che non va all’estero. Io penso che i ragazzi che partecipano a questi talent musicali sono rovinati. Perché lavorano per qualche anno, conseguono un “successino”, due “successini”, li mandano a lavorare in posti allucinanti dove non imparano nulla, credono di essere degli Dei e dopo poco si trovano nella cacca.
Infine, qualche mese fa, è uscita per Einaudi la tua prima autobiografia La cambio io la vita che…: da dove nasce il desiderio di raccontarsi?
Ma non è stato un mio desiderio. Mi sono trovata con un contratto firmato e, approfittando dell’ incidente in barca, ho lavorato con il mio assistente. Così è nato questo libro e sono anche molto contenta perché non credevo di riuscire a raccontare in maniera così divertente alcuni episodi della mia vita. Tra poco uscirà anche il mio nuovo lavoro discografico. A questo punto, speriamo che abbia lo stesso successo del libro!