«In un momento storico delicato come quello che stiamo attraversando in cui l’emergenza pandemica da Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero pianeta e ci ha privato della possibilità di stare vicino alle persone a noi care, dovremmo tenere sempre bene a mente ciò che conta davvero. Bisognerebbe ripartire dall’attenzione alle semplici cose, d’altronde, persino il più piccolo gesto può portare al più grande dei cambiamenti, e chissà, forse poter ricominciare a dar valore a ciò che lo merita. Sarebbe bello, una volta dimenticato il Coronavirus, se ci fosse per tutti una nuova contaminazione, ma d’amore, perciò torniamo a scriverlo, a parlarne, a dimostrarlo, e perché no, a viverlo e cantarlo. È questo ciò che vogliamo trasmettere a chi avrà voglia di ascoltarci! Abbiamo pensato, inoltre, di riservare una traccia dell’album per le selezioni al Festival di Sanremo 2022, e quale modo migliore di diffondere un messaggio universale se non dal palco dell’Ariston?! L’amore è e resta l’unica forza in grado di far girare il mondo e di farci assaporare, nella sua concezione più alta, la libertà di rimanere fedeli a noi stessi!».
È questa la dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi da Simone Di Matteo, autore de L’amore dietro ogni cosa che, dal 14 febbraio, è diventato anche un progetto musicale con il lancio del brano Anne, primo di 13 tracce, tratte dal libro dello scrittore e personaggio televisivo, e cantate da Andrea Crimi. La raccolta di racconti L’amore dietro ogni cosa, opera in cui nel 2016 Di Matteo aveva condotto i lettori lungo il cammino della libertà, tra i luoghi dell’amore, verso situazioni d’analisi introspettiva e di disagio interiore, torna così a far parlare nuovamente di sé. La fama di Simone De Matteo – ricordiamolo – è anche legata alla partecipazione alla 5° edizione del reality on the road di Rai2 Pechino Express accanto a Tina Cipollari, con la quale formava l’inimitabile duo de #GliSpostati.
«Ho abbracciato fin da subito il progetto – dichiara Andrea Crimi – e devo ammettere che la ricerca di melodie congeniali alla struttura del libro è nata e cresciuta dentro di me in maniera decisamente naturale! Credo che in una trasmutazione da libro a musica di questo tipo vada captata prima di ogni cosa la sensibilità dell’autore. Ho dato spazio alle emozioni, lasciandomi trasportare da quella che già di per sè era l’idea cristallina dello scrittore Simone Di Matteo, con cui ho avuto un confronto continuo fino all’ottenimento di un sound direttamente proporzionale alla sostanza del libro stesso. Il genere Indie, poi, mi sta particolarmente a cuore e sono felice stia facendo sempre più presa anche in Italia. Forse è proprio questo che mi ha incoraggiato a seguire principalmente un binario non troppo lontano dai miei gusti personali che rispecchiano appieno l’album».