Non bastavano i divieti di rettifica dei dati anagrafici per persone trans e di adozione per coppie dello stesso sesso e single. Fidesz punta adesso a introdurre una legge contro la propaganda Lgbt+ sull’esempio di quella vigente in Russia. Il partito del premier ungherese Viktor Orbán ha ieri presentato giovedì un’ampia proposta di legge per prevenire e contrastare la pedofilia con una serie di emendamenti legislativi volti a perseguire chi «propaganda l’omosessualità» tra minori.
In pratica non sarebbero più autorizzati programmi educativi o pubblicità di grandi gruppi Lgbt-friendly, come quello di Coca-Cola, che nel 2019 ha scatenato appelli al boicottaggio. Sarebbero banditi libri sull’argomento come la raccolta di fiabe con personaggi Lgbt+, oggetto, nell’ottobre scorso, delle ire di Orbán.
Cinque ong, tra cui Amnesty International e Budapest Pride, hanno denunciato tali emendamenti come grave limitazione della «libertà di espressione e dei diritti dei bambini», accusando l’Ungheria di «copiare modelli dittatoriali che vanno contro i valori europei. Il governo si sta rivoltando contro i propri cittadini seguendo l’esempio di Russia e Cina».