Dopo lo splendido intervento sul ddl Zan da parte di Barbara Masini, che giovedì in Aula ha commosso tanti nel ripercorrere i momenti del suo coming out, la senatrice azzurra torna oggi a parlare di sé e della legge di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.
La parlamentare di Forza Italia, che ha votato martedì contro le pregiudiziali di costituzionalità ma ha già espresso la necessità di una mediazione per salvare la legge dati i numeri in Senato, ha infatti detto in un’intervista al Corriere della Sera che, se è vero che i leghisti «si sono messi di traverso» circa il ddl Zan, «adesso è Letta che sbaglia. Noi siamo parlamentari dobbiamo mediare, non stiamo giocando la finale degli Europei. Per avere una legge si può accettare anche di togliere qualche bandierina».
Ha poi illustrato la sua proposta di mediazione: «L’articolo 1 lo cancellerei, sono solo definizioni che esistono già nella giurisprudenza e non deve essere certo Zan a spiegarcele. È l’articolo 2 che dà le tutele. Poi toglierei il 4, non stravolge la legge. E sul 7 metterei dei limiti: nessuna educazione ai bambini delle elementari. Però siamo chiari: se la legge rimane così com’è io la voto tutta la vita». Circa le difficoltà di Forza Italia ha quindi detto: «Lo so, al Senato sono stata l’unica a votare a favore, ma sono sicura che col voto segreto sarebbero molti di più. E poi alla Camera sono stati in cinque a votare a favore, tra questi Elio Vito, un grande».
Ed è proprio Elio Vito, un berlusconiano di vecchia data dal passato radicale, ad aver sempre oggi plaudito a Barbara Masini per «le ragionevoli proposte di mediazione, che non escludono persone dalle tutele, per approvare il ddl Zan. Queste proposte, infatti, a differenza di quelle della Lega e di Italia Viva, pur abolendo l’art.1, mantengono nella legge l’orientamento sessuale e l’identità di genere, tra i motivi fondanti odio, discriminazione e violenza, da punire sempre. Mi auguro che Forza Italia e tutto il centrodestra possano fare propria questa proposta, andando oltre gli argomenti grotteschi sinora utilizzati per contrastare una legge di civiltà. Mi auguro pure che la proposta della senatrice Masini possa trovare il favore dei partiti di quella ampia maggioranza che alla Camera ha votato il ddl Zan, togliendo ogni alibi a chi vuole solo impedirne l’approvazione».