In visita a Palermo, dove ha inaugurato il progetto delle Agorà del Pd e ha reso omaggio a Paolo Borsellino in occasione del 29° anniversario della strage di via D’Amelio, Enrico Letta è ieri tornato nuovamente sul ddl Zan alla vigilia del termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, fissato a mezzogiorno di oggi.
Presentando quella odierna come «una giornata importante», il segretario del Partito Democratico ha dichiarato: «Ognuno si assumerà le proprie responsabilità: vedremo gli emendamenti che verranno presentati e sulla base di questo capiremo quale sarà l’atteggiamento delle diverse forze politiche. Speriamo che finisca questo gioco delle parti: abbiamo sempre detto che è il Parlamento il luogo del confronto, noi non ci tiriamo indietro».
Pur dicendosi convinto che il testo «approvato alla Camera è un ottimo testo» e che il Pd spingerà «perché vada avanti», Letta ha anche aggiunto: «Siamo aperti in Parlamento al confronto. Non lo siamo invece con chi in Europa prende iniziative contro la comunità Lgbt+». Stoccata esplicita al segretario del Carroccio, circa il quale ha dichiarato: «Chi è omofobo in Europa non può essere un interlocutore credibile in Italia. Salvini ritiri tutte le posizioni omofobe che ha espresso in Europa a sostegno, per esempio, della legge di Orbán. Non si può essere omofobi in Europa e poi volere dialogare con noi in Italia sul tema dei diritti: questa è una cosa incompatibile».