Tema indubbiamente urticante quello del ddl Zan, che nessuno dei leader politici, compreso Enrico Letta, ha ieri affrontato al Meeting di Rimini durante il confronto sul tema Il ruolo dei partiti nella democrazia di oggi. Il segretario del Pd ne ha fatto solo un rapido cenno nel successivo incontro coi giornalisti, dopo aver replicato a Salvini in difesa della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e a conferma della richiesta di dimissioni dal Governo del sottosegretario leghista Claudio Durigon, travolto dalla polemica dopo la proposta di reintitolare ad Arnaldo Mussolini il piazzale latinense Falcone e Borsellino. Ha infatti dichiarato che continua l’impegno del Partito Democratico sui temi dello ius soli e del ddl Zan.
Temi che sono stati affrontati a margine del suo intervento al Meeting di Cl anche da Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia viva, che ha detto: «Il nostro appello è che lo ius soli non diventi una bandiera elettorale durante le elezioni amministrative. Non bisogna utilizzare lo ius soli come strumento politico, di campagna elettorale, perché questo impedisce qualsiasi percorso e crea i presupposti di avere un’altra situazione come sul ddl Zan».