Una delle candidature Lgbt+ più significative alle amministrative della capitale è sicuramente quella di Cristina Leo, che corre per il seggio di consigliera comunale con la lista di REvoluzioneCivica a sostegno di Monica Lozzi sindaca. Nativa di Galatina (Le) e laureata in Psicologia presso l’Università La Sapienza di Roma, la 45enne si è fatta conoscere negli anni per l’attivismo a favore delle persone Lgbt+ e l’impegno politico.
Con le deleghe alle Politiche sociali, Pari opportunità e Politiche abitative, affidatele il 17 ottobre 2019 dalla presidente del Municipio VII, Cristina Leo è diventata la prima assessora trans d’Italia, facendosi particolarmente apprezzare per un’intensa attività caratterizzata dalla tutela dei diritti delle persone più fragili, dal lavoro sinergico con le realtà del territorio e dal potenziamento dei servizi sociali, soprattutto durante la crisi pandemica.
Durante la campagna elettorale la candidata di REvoluzione Civica ha insistito su vari punti del programma quali, ad esempio, il miglioramento della qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, la valorizzazione delle periferie, l’aumento del numero degli alloggi popolari, il miglioramento della cura dell’ambiente e del decoro urbano, il potenziamento del trasporto pubblico, l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali per le persone con disabilità. Tra gli obiettivi, che Cristina Leo si prefigge di realizzare, anche l’incremento di case rifugio e case di semiautonomia per donne vittime di violenza e per persone Lgbt+.
Alla luce di quest’ultimo aspetto ha promosso la creazione della Rete Lgbt+ e Transfemminista di REvoluzione Civica, che si è tradotta nel coinvolgimento e nella candidatura di molte persone Lgbt+ alle amministrative del 3 e 4 ottobre. «Aumentare – ha spiegato Cristina Leo la rappresentanza delle persone Lgbt+ e delle minoranze nelle istituzioni, per migliorare la qualità della vita di tutte le cittadine e i cittadini romani, e di chi Roma la vive e la abita, per renderla dalla periferia al centro, accogliente ed inclusiva».