Un vento di primavera è giunto a Grosseto via Milano. Con queste parole il celebre avvocato trentino Alexander Schuster ha annunciato su Fb la ricezione della trascrizione milanese degli atti di nascita esteri di tre bambini quali figli d’una coppia omogenitoriale da parte dell’Ufficio Anagrafe del capoluogo maremmano.
Si tratta del 42enne grossetano Marco Convertiti e del 49enne australiano Icilio Mann che, unitisi prima civilmente nel 2010 e poi sposatisi nel 2015 a Londra, hanno avuto a Toronto il primo figlio nel 2010 e una coppia di gemelli nel 2012 tramite gpa.
All’epoca i due uomini erano residenti a Milano, presso la cui Anagrafe furono inizialmente trascritti gli atti di nascita canadesi dei tre bimbi con l’indicazione del solo padre biologico. Nel 2017 fu fatta istanza per l’inserzione del dato della doppia genitorialità.
«Con questi papà – racconta sempre su Fb Schuster, che ha seguito Marco e Icilio – eravamo già a bussare in comune a Milano nel maggio scorso, molto probabilmente i primi a porre la questione. E giustamente fra i primi a essere riconosciuti dai bravissimi tecnici del capoluogo lombardo, forti di un sindaco vicino a tutti i bambini come Sala».
L’annotazione del riconoscimento della doppia paternità è stata quindi comunicata al Comune di Grosseto – dove Marco e Icilio risiedono oramai da più anni per motivi di lavoro –, i cui tecnici hanno proceduto a loro volta alla medesima integrazione negli atti anagrafici dei tre bambini.
La notizia è stata commentata con soddisfazione da Famiglie Arcobaleno Toscana, di cui Marco e Icilio sono componenti. «Il punto non è essere d’accordo oppure no… – si legge in un post della pagina Fb –. Il punto è fare in modo che tutti i bambini e tutte le bambine abbiano gli stessi diritti e tutele. Noi pensiamo che il miglior interesse per un minore sia quello di avere pieni diritti a prescindere dalla famiglia in cui è nato ed evidentemente non siamo i soli».
Entusiasmo ha espresso anche la senatrice Monica Cirinnà, che si considera maremmana d’adozione essendo per lei Capalbio quasi una seconda casa. Su Fb ha infatti scritto: «Sono felice perché anche nella mia Maremma i diritti crescono».