Dalle minacce di pestaggi agli insulti omofobi, dalla creazione di pagine Fb diffamanti a fotomontaggi drammaticamente evocatori come quelli con tanto di nome e foto su una tomba.
È così che continua a concretarsi da settimane la campagna cyberbullistica (forse opera d’una sola persona che si cela dietro a differenti profili fake) ai danni di Luca Paladini. Gli attacchi continuati contro il fondatore e portavoce dei Sentinelli di Milano ha però messo in moto una gara di solidarietà virtuale attraverso l’hastag #SiamoTuttiLucaPaladini.
Non sono mancati interventi di condanna e vicinanza affettuosa da parte di importanti voci femminili della politica italiana come l’ex presidente della Camera Laura Boldrini e la senatrice Monica Cirinnà. La madrina della legge sulle unioni civili ha fra l’altro comunicato su Fb che presenterà «un’interrogazione parlamentare su questo caso e chiederò maggiore impegno agli organi di polizia per contrastare questi comportamenti».
Il caso Paladini è da ricondursi generalmente alla crescente ondata di violenza omotransfobica che, in maniera sia fisica sia verbale sia virtuale, sta assalendo da un capo all’altro della penisola le persone Lgbti. È delle ultime ore l’ennesima denuncia di un pestaggio ai danni d’un 24enne gay nella capitale.
Alla luce d’una situazione così variegatamente diffusa i Sentinelli di Milano, anche accogliendo la proposta lanciata il 24 aprile dell’assessore meneghino alle Politiche sociali Pierfancesco Majorino, hanno annunciato «una grande manifestazione contro il bullismo e per chiedere una legge seria contro l’omotransfobia» che si terrà a Milano in Piazza della Scala a partire dalle ore 16:00 del 19 maggio.
Nel comunicato reso noti su Fb si legge: «Chi ha voglia di raccontare storie di discriminazione vissute sulla propria pelle? Chi ha voglia di metterci la faccia? Scriveteci in privato e tenetevi liberi per quel giorno.
Abbiamo invitato Beppe Sala Sindaco di Milano, Pierfrancesco Majorino Assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, Laura Boldrini, Monica Cirinnà e Cecilia Strada. Aspettiamo le loro disponibilità.
Vi terremo aggiornati costantemente e voi scriveteci in posta le vostre storie di quotidiana sopraffazione. Per aiutarci a sconfiggere insieme la cultura dell’odio».