Con 35 voti favorevoli, 4 contrari e nessuna astensione il Consiglio comunale capitolino ha approvato la mozione ex art. 109 presentata dal Movimento 5Stelle.
Essa impegna dal prossimo anno la sindaca, la giunta e i suoi assessori a «promuovere l’adozione di ogni iniziativa utile per garantire adeguata risonanza alla celebrazione della Giornata internazionale contro l’omotransfobia per il giorno 17 maggio di ogni anno». E, questo, attraverso l’attuazione, «in sinergia con gli enti istituzionali e con le associazioni del territorio, di iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in particolare rivolte anche al mondo della scuola, attraverso l’organizzazione di eventi e dibattiti a carattere comunale e municipale».
Nello specifico, ogni 17 maggio, la bandiera arcobaleno sarà esposta sia presso il Campidoglio sia presso i singoli municipi. Al contempo l’amministrazione capitolina organizzerà e coordinerà una consulta con le associazioni Lgbti per un confronto sugli atti omotransfobici e la relativa messa in atto di strategie di prevenzione e contrasto agli atti omotransobici.
Erano presenti in Campidoglio esponenti di associazioni Lgbti come Sebastiano Secci, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, e Cristina Leo, coordinatrice del Coordinamento Lazio Trans. In giornata la sindaca Virginia Raggi ha twittato: «È la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Roma contro la violenza e i maltrattamenti. Sempre. Stop omofobia».
È la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia. @Roma contro la violenza e i maltrattamenti. Sempre. #StopOmofobia pic.twitter.com/87AWffaEJv
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 17 maggio 2018
In realtà già dallo scorso anno si tiene nei municipi della capitale una settimana d’eventi contro l’omotransfobia e nelle sale consiliari di alcuni di essi viene esposta, il 17 maggio, la bandiera rainbow. Come, ad esempio, in quella del municipio X (di Ostia), dove nella mattinata la rainbow flag è stata platealmente rimossa dal consigliere comunale di CasaPound Luca Marsella.
«Stamattina entro in aula e trovo la bandiera arcobaleno accanto al tricolore – così sul suo profilo Facebook Marsella -. Chiedo cosa significhi, magari è in solidarietà ai palestinesi uccisi in questi giorni. Scopro invece che è semplicemente lì contro estremismi e discriminazioni. Ho tolto quella bandiera messa dal M5S, che in un’aula istituzionale non c’entra nulla e rappresenta soltanto una prevaricazione. Se volete dimostrare coraggio, domani portate la bandiera della Palestina. E basta con queste idiozie, pensiamo ai problemi di Ostia. Ps: prima o poi tolgo pure la foto di Mattarella».