Quella del bullismo contro gli insegnanti è oramai una vera e propria emergenza educativa. Nei primi quattro mesi del 2018 ben 26 docenti sono stati aggrediti dagli alunni. Cosa che aveva spinto, a fine aprile, l’ex titolare del Miur Valeria Fedeli a parlare di minacce e offese «inaccettabili: è necessaria una linea rigorosa nelle sanzioni».
Ma, nonostante l’annunciata linea di tolleranza zero, i casi non hanno accennato a diminuire. Anzi, sono talora arrivati a reiterarsi per il corso d’un intero anno scolastico a danno d’uno stesso insegnante. E, questo, nel totale silenzio di genitori e di dirigenti scolastici.
È quanto successo in una scuola superiore d’Imola, dove un prof è stato ripetutamente offeso verbalmente e per iscritto da quattro alunni perché gay. Gaynews rende oggi noto l’accaduto pubblicando la lettera d’un conoscente dell’insegnate, anche lui vittima dei medesimi attacchi per il solo fatto d’uscire con lo stesso per le vie della città emiliana.
Un mio caro amico fa l’insegnante in una scuola superiore di Imola. Qui ha subito, durante l’anno, vari attacchi di stampo omofobo da parte di quattro alunni: frasi offensive e scritte volgari alla lavagna con espliciti riferimenti non solo alla sua omosessualità ma anche alla mia. E, questo, per il solo fatto che siamo amici e spesso usciamo insieme per Imola.
Il vicepreside della scuola aveva adottato dei provvedimenti al riguardo di questi alunni, suscitando così le lamentele dei genitori, che non si sono mai preoccupati di chiedere scusa all’insegnante dei loro figli né tantomeno al sottoscritto.
In più la dirigente scolastica non ha fatto neppure una telefonata al mio amico per esprimergli solidarietà né si è presentata ai collegi straordinari dei docenti per l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei quattro alunni. Anzi, è arrivata a cancellare dal registro eletronico le note che facevano riferimento a questi gravi atti.
È tutto l’anno, come dicevo, che si ripetono questi episodi. Eppure, la dirigente non si è mai fatta viva nonostante le numerose segnalazioni. Perché cancellare le note, prova dei ripetuti insulti a un pubblico ufficiale qual è l’insegnante? Per non parlare di alcuni colleghi del mio amico che prima hanno sottoscritto lettere di solidarietà e poi non hanno esitato a criticarlo alla spalle per paura di andare contro la preside.
Scrivo questo un po’ come sfogo ma anche per rendere nota questa storia che mette in luce il livello palesemente omofobico della società e della scuola imolese. Sono sconcertato per la censura e il totale silenzio della dirigente in merito a questi fatti di omofobia, che mi riguardano in prima persona visto che nella sua scuola sono stato diffamato verbalmente e per iscritto.
Personalmente presenterò a giorni querela per diffamazione nei riguardi di questi quattro alunni. Per quanto riguarda il mio amico insegnante anche lui ha intrapreso il percorso legale. Staremo a vedere.