«Il ministro Fontana si deve occupare delle famiglie arcobaleno, è il ministro della Famiglia. Che cosa sia una famiglia non ce lo dicono le parole. La famiglia è lì dove c’è amore e si crescono i figli».
Queste le dichiarazioni rilasciate, a commento delle affermazioni del ministro Lorenzo Fontana, in un’intervista a Il Corriere della Sera non da un’esponente del Pd o di LeU ma dalla deputata forzista Michela Vittoria Brambilla.
L’ex ministra del Turismo nel IV Governo Berlusconi, ribadendo che «sui temi etici le idee divergono non soltanto nelle coalizioni, ma anche all’interno degli stessi partiti», ha detto senza giri di parole: «Penso che non si possa fare il ministro senza avere davanti agli occhi il quadro complesso della società italiana».
«Ci sono diritti garantiti dalla legge – ha specificato – che vanno salvaguardati, senza riserve. Ecco perché Forza Italia, di ispirazione liberale, in Parlamento controllerà. Come sentinelle, vigileremo su tutti i diritti di tutte le famiglie».
Ma Brambilla ha anche attaccato Fontana sul tema disabilità.
Rispondendo a quattro specifiche domande, ha infatti dichiarato: «Il ministro Fontana spesso non lo dice, ma il suo dicastero è della Famiglia e della Disabilità. Non vorrei che la seconda delega fosse semplicemente una bandiera. Fino ad ora l’unica cosa che ho sentito dire al ministro Fontana sui disabili è stato che rivedranno gli assegni. Va benissimo. Ma occuparsi dei disabili non è rivedere gli assegni.
La disabilità è un problema che riguarda quasi 5 milioni di italiani. Le barriere architettoniche nelle città sono uno scandalo. I cittadini disabili devono essere liberi di vivere. Poi ci sono gli insegnanti di sostegno. Sono la metà di quelli che dovrebbero essere.
Noi anche dall’opposizione voteremo tutti i provvedimenti sui disabili, soprattutto quelli per superare discriminazione e segregazione. Anche tutte le misure per i bambini. Il presidente Berlusconi, con cui ho parlato, è d’accordo».