A quattro giorni dall’apertura del Padova Pride Village, che vedrà sul palco della più importante kermesse a caratura Lgbti del Nord Italia Barbara D’Urso e Cristiano Malgioglio, si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione.
A illustrare il programma della manifestazione trimestrale (chiusura il 15 settembre), che, giunta all’XI° edizione, attira annualmente oltre 120.000 persone all’interno del polo fieristico cittadino, il deputato Alessandro Zan. Il parlamentare dem, che del Village è ideatore e fondatore, ha annunciato la presenza, alla serata inaugurale, d’una famiglia arcobaleno, la cui testimonianza vuole essere un richiamo a chi, a partire dal ministro della Famiglia e della Disabilità Lorenzo Fontana, ne nega l’esistenza
«Come fondatore della manifestazione, ho voluto ribadire a Fontana che un dibattito sul tema delle famiglie arcobaleno – ha dichiarato Zan – potrà essere uno scambio proficuo per abbattere muri e pregiudizi, soprattutto dopo le sue frasi sconcertanti all’indomani del giuramento al Quirinale».
Ha quindi affermato: «Voglio lanciare un appello a Fontana: venga al Padova Pride Village a conoscere ogni tipo di famiglia, sara’ un’esperienza importante soprattutto in funzione del suo ruolo istituzionale. Mi auguro quindi che il ministro non perda questa occasione preziosa per comprendere che una coppia di due donne o di due uomini o una famiglia omogenitoriale non sono ‘schifezze’, per usare sue parole, ma una realtà diffusa e integrata nella società. Noi siamo disponibili ad ospitarlo in qualsiasi momento».
È in tale ottica che si inserisce nel programma del Padova Pride Village la presentazione del libro Peccato che non avremo mai figli della cofondatrice di Famiglie Arcobaleno Giuseppina La Delfa (30 agosto). Ma saranno moltelplici le tematiche affrontate nei dibattiti del giovedì che vedranno intervenire, fra gli altri, Claudio Sona, Federica Angeli, Porpora Marcasciano, Pino Strabioli, Franco Buffoni, Monica Cirinnà.
Coniugata con la dimensione culturale e di talk show quella concertistica (da Orietta Berti a Drusilla Foer, da Teresa De Sio a Cristina D’Avena fino al duo Immanuel Casto-Romina Falconi), quella teatrale e cabarettistica (con Arturo Brachetti, Alessandro Fullin, Vincenzo De Lucia, Le Bambole, Simona Sventura, Sally Chemist, Sandra Milo, Diana Del Bufalo) e quella enterteining che, agli appuntamenti tradizionali, presenterà nuove occasioni di divertimento nate in collaborazione con le migliori realtà italiane e internazionali: Beardoc, Black Code Music, Flexo, Funkytown, Hashtag Music Festival, Horse Meat Disco, Skylight Disco e Trash & Chic.
Ma il Padova Pride Village significa anche clubbing e animazione con la presenza non solo dei Dj resident ma anche di ospiti speciali dal calibro di Simon De Jano & Madwill, Michael Feiner, Albert Marzinotto, Rudeejay, Luca Garaboni. Insieme con loro l’animazione sarò condotta da oltre venti performer e artisti. Si confermano al riguardo le presenze storiche: Giusva, L.E.O, speaker per Radio Company, Miss Linda (nel cast del Village fin dalla prima edizione), Ruby, Mizzy Collant, Pink Logan, Yvonne O’Neill, e Luquisha Lubamba, Krystian, Francesca Galliano, Marc Leisure Sally Chemist, Goddes Venus, Nicola Simionato, Ciquitiña Barolo e Lorenzo Pezzotti. Inoltre, il Pride Village avrà un corpo di ballo fisso, oltre che artisti e acrobati dal mondo circense che renderanno i dj-set d’impatto e con uno stile più internazionale.
Un’edizione dalle mille anime, dunque, quella del Padova Pride Village 2018, curata per il quarto anno con straordinaria competenza dal direttore artistico Lorenzo Bosio. «È anche attraverso la leggerezza dell’entertainment di alto livello che si può combattere la bassezza dell’ignoranza e dell’omofobia. – ha così dichiarato – Quest’anno abbiamo voluto puntare in alto invitando alla cerimonia di apertura di venerdì 15 giugno due volti molto amati della musica e della televisione, che si sono impegnati in prima persona in favore delle persone LGBT. Quella di quest’anno sarà un’estate colorata dove oltre al divertimento ci si focalizzerà anche sulla cultura, il teatro, la musica e i grandi temi di dibattito».