«Ieri è stato un susseguirsi di telefonate violente e volgari e non poche minacce di morte e di danni al locale, che pertanto oggi resterà chiuso. Per non parlare della violenza sui social».
È quanto riferisce in una nota la direzione della Locanda Rigatoni, il ristorante romano in cui, giovedì 19 luglio, una coppia di due giovani si è vista consegnare da un cameriere uno scontrino con la dicitura: No pecorino, Si frocio.
Vicenda che, rimbalzata sui media nazionali, ha spinto i gestori a licenziare il cameriere, su cui è stata scaricata la piena responsabilità del gesto, mentre il Campidoglio annunciava verifiche e si susseguivano sui social commenti a valanga.
«Stamattina – riportano ancora i gestori del ristorante in via Domenico Fontana – ci siamo ritrovati uno striscione omofobo e razzista di Forza Nuova di fronte il nostro locale, che è stato poi rimosso da noi stessi.
La vicenda dello scontrino ci offende come imprenditori, come lavoratori e come cittadini. Le conseguenze di un atto inqualificabile di una persona che è stata prontamente allontanata, stanno coinvolgendo le famiglie nostre e dei nostri lavoratori.
Rinnoviamo la nostre scuse alla coppia coinvolta in questa spiacevolissima vicenda e la richiesta di un confronto e di un percorso condiviso con la comunità Lgbt, in modo tale che episodi vergognosi come quello capitato non possano e non debbano più ripetersi».