Sabato 25 agosto, nella suggestiva cornice del Villammare Film Festival, giunto ormai alle 17° edizione, è stato proiettato il film Le grida del silenzio di Alessandra Carlesi. Un thriller italiano, in cui si dipana la storia d’amore tra due donne, raccontata con grande cura e attenzione.
In effetti il film, interpretato da un apprezzabile cast d’attori tra cui ricordiamo Ivan Castiglione e Roberto Calabrese, racconta tranches de vie di sette ragazzi, ciascuno con le proprie storie e i propri universi emotivi e sentimentali.
Storie che restituiscono allo spettatore la consueta dimensione di una quotidianità, la nostra, in cui la necessità di aderire a ruoli sociali e stereotipi comportamentali fagocita e neutralizza ogni potenziale e asistematica rivendicazione alla soggettività.
Ma la peculiarità della pellicola è la capacità di raccontare l’avventura dei sette protagonisti e del loro comune viaggio in un minivan, attraverso una narrazione a tratti onirica, sicuramente inquietante, che rivela tutta la fragilità delle maschere indossate nella vita d’ogni giorno.
D’altronde è proprio la paura – sembra suggerire Le grida del silenzio – il sentimento che ci fa perdere il controllo, che ci rende tutti uguali o più simili a noi stessi, che fa cadere le maschere e le barriere che avevamo sapientemente costruito.
Un film, questo di Alessandra Carlesi, che avrebbe meritato una distribuzione più ampia nelle nostre sale e che è stato accolto dagli applausi del pubblico del festival cilentano, diventato negli anni punto di riferimento eccellente della realtà festivaliera nazionale.