Si è tenuto ieri (Giornata internazionale della nonviolenza) ad Atene il corteo di protesta per l’omicidio dell’attivista per i diritti delle persone sieropositive e Lgbtqi Zak Kostopoulos.
Posticipata dal 29 settembre al 2 ottobre a causa delle condizioni meteorologiche avverse e intitolata Zak: “Io non ricorro mai alla violenza”, la manifestazione ha avuto inizio, intorno alle 19:00, davanti alla gioielleria Di Angelo in via Gladstonos, dove Zak è stato linciato e ucciso il 21 settembre. Il tratto di strada è stata coperto di glitter e scritte.
Il corteo si è poi snodato fino al centralissimo viale Patission e ha raggiunto la sede del Parlamento in piazza Syntagma, per terminare stamani alle 7:00 al Bequeer. Location dal profondo significato, visto che il Bequeer era particolarmente amato da Zak negli ultimi tempi. E sarà nel club di Keleou che, il 7 ottobre, si terrà un tributo alla sua memoria con le principali drag queen greche.
A organizzare la manifestazione le associazioni Lgbti Genitori Orgogliosi, Colour Youth – Lgbtq Youth Society Athens, Famiglie Arcobaleno – Οικογενεις Ουρανιο Τοξο, Lgbtqi+ Employment Support Group – Ομάδα ΛΟΑΤΚΙ+ Εργασιακής Υποστήριξης, Associazione Sostegno Trans – Σωματειο Υποστηριξης Διεμφυλικων (ΣΥΔ), ΟΛΚΕ, Proud Seniors Greece, Scuola Arcobaleno — Πολυχρωμο Σχολειο, Athens Pride, Fat Unicorns, Ombrello colorato multicurale di Xanthi e l’associazione greca di persone sieropositive Θετική Φωνή.
Un’unica voce si è levata in Atene per chiedere un’indagine accurata che vagli tutte le prove, invocare giustizia per Zak perché «nessuna vita è sacrificabile», rivendicare per le persone Lgbt+ il diritto alla visibilità, alla sicurezza, all’uguaglianza, al rispetto.
È salito intanto a 122 il numero di medici, infermieri e operatori sanitari che hanno firmato l’appello di condanna dei risultati della visita autoptica condotta sul cadavere martoriato di Zak e giudicata superficiale.
Mentre la sezione greca di Amnesty International insiste «sulla necessità di un’indagine approfondita, trasparente e significativa sull’omicidio di Zak e sull’atteggiamento della polizia», Eatg (European Aids Treatment Group) ha lanciato una petizione con l’hastag #JusticeForZaK.
Mobilitazioni per Zak anche in Francia, dove il 7 ottobre si terrà a Parigi l’evento Indignation pour Zak Kostopoulos presso Le Lieu-Dit in rue Sorbier.
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