Dopo la denuncia sporta ai carabinieri Christian Murgo ha raccontato su Facebook, nella mattinata di ieri, la drammatica aggressione subita a Pisa in Borgo Stretto da tre adolescenti.
Il pestaggio è avvenuto ai suoi danni e a quelli del compagno Marco Barone, mentre entramni passeggiavamo per le strade della città toscana. Marco, inoltre, ha rischiato di perdere un occhio per i pugni ricevuti.
A due giorni dall’aggressione abbiamo raggiunto Christian per coglierne stati d’animo e prime valutazioni.
Christian, ti era mai capitato, prima d’ora, di subire un’aggressione a sfondo omofobico?
Non mi era mai capitato di essere vittima di un’aggressione omofoba, né tantomeno osservarne una. L’accaduto mi ha sorpreso, infatti, in un certo senso, mai avrei pensato di assistere in vita mia a cose del genere.
Quanto influisce, a tuo parere, il clima politico attuale nell’aumento di violenza omofobica nel nostro Paese?
A mio parere in buona parte, le nostre classi politiche dando il cattivo esempio agli altri, danno automaticamente agli ignoranti la possibilità e la giustificazione per compiere questi atti.
Quale atteggiamento hai riscontrato, quando hai raccontato l’aggressione? Quando avete denunciato l’accaduto, come hanno reagito le forze dell’ordine?
Non mi sarei mai aspettato tanto calore e tanto interesse dalle persone e dalle comunità che abbiamo attorno. La notizia si è sparsa a macchia d’olio e abbiamo ricevuto tanto sostegno da molte persone. Le forze dell’ordine ci hanno accolto con molta professionalità e sono già all’opera per trovare i colpevoli.
Pensi che questa storia influirà in qualche modo sui tuoi comportamenti in futuro?
Assolutamente no. Sarò sempre il solito: non avrò paura di continuare a camminare in giro per Pisa, perché non sono colpevole di niente. Sono come tutti gli altri.