Si è svolto ieri a Roma, presso la Camera dei Deputati, un incontro promosso dalla deputata di LeU Rossella Muroni in risposta all’appello delle associazioni Lgbti per la composizione di un intergruppo parlamentare a difesa dei diritti, delle libertà e dell’uguaglianza. Presenti all’incontro anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, attuale parlamentare di di LeU, e Gianmarco Capogna ed Annalisa Corrado, componenti del Comitato scientifico di Possibile.
Hanno partecipato a nome delle associazioni Roberta Mesiti (Agedo), Chiara Piccoli (Alfi Nazionale – Associazione Lesbica Femminista Italiana), Gabriele Piazzoni (Arcigay), Rosario Murdica (Arcigay Napoli), Roberto Dartenuc (Arco – Associazione Ricreativa Circoli Omosessuali), Leonardo Monaco (Associazione Radicali Certi Diritti), Claudio Mazzella (Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli), Alessandro Battaglia (Coordinamento Torino Pride), Danilo Martarelli (Di’ Gay Project Dgp), Barbara Vecchietti (Edge – Excellence & Diversity by Glbt Executives), Marilena Grassadonia (Famiglie Arcobaleno), Valerio Mezzolani (Gaynet), Gabriele Guglielmo (Polis Aperta), Paolo Broggio (Rete Genitori Rainbow), Myriam Camilleri (Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti Lgbti).
«Il clima politico che stiamo vivendo è preoccupante e necessita la presa di responsabilità di tutte e tutti coloro che in Parlamento hanno a cuore i diritti e le libertà – ha affermato Rossella Muroni –. Ho da subito raccolto l’appello delle associazioni e sono certa che sia possibile lavorare alla costituzione di un intergruppo.
Per questo mi impegno a contattare i miei colleghi in maniera trasversale a partire da chi in anche in campagna elettorale aveva dimostrato vicinanza alle istanze della comunità e del movimento Lgbti. L’obiettivo deve essere quello di costruire un intergruppo trasversale che possa testimoniare come i temi in questione siano patrimonio della democrazia tutta e non solo di alcuni».
Le associazioni presenti hanno espresso preoccupazione per le scelte reazionarie e il clima tanto discriminatorio quanto violento che si sta sviluppando non solo in Italia ma anche all’estero. Un chiaro segnale di un attacco diretto alle minoranze, alle donne e alla collettività Lgbti.
«È necessario agire su tutti i livelli costruendo un vero e proprio kit fatto di strumenti pratici e buone prassi da riportare in ogni territorio a partire dai consigli comunali fino al livello parlamentare per dimostrare che esiste un argine alla destra reazionaria – ha aggiunto Gianmarco Capogna–. Quello che abbiamo visto a Verona con la mozione contro la 194 è il chiaro esempio di come i proclami nazionali sdoganino le azioni amministrative locali. Dobbiamo essere pronti a rispondere colpo su colpo.
Ad Avellino, ad esempio, la nostra consigliera Nadia Arace ha presentato una mozione opposta a quella di Verona che potenzia i consultori e chiede la piena applicazione della 194. Credo che possa essere un esempio concreto della resistenza che possiamo e dobbiamo mettere in campo in ogni territorio per una lotta di rivendicazione che diventi mobilitazione diffusa. È il momento delle alleanze trasversali tra i movimenti che tengano insieme le istanze delle minoranze, del femminismo, dei diritti civili e sociali».
Nell’ottica della necessità di costruire alleanze e sinergie forti si è indirizzato l’intervento di Laura Boldrini, che ha sottolineato come la presenza nelle piazze delle ultime settimane abbia rappresentato un primo grande passo verso l’unione delle istanze. Unione necessaria e fondamentale per essere argine democratico a un governo oscurantista.
Al termine della mattinata è emersa con chiarezza la volontà di continuare il lavoro, trattandosi solo di un primo passo di un’interlocuzione che deve essere costante per ricostruire il legame tra il movimento Lgbti e i rappresentanti delle istituzioni democratiche.