Affluenza altissima negli Usa per le elezioni di Mid-term, che come prevedevano gli analisti hanno reso Trump un’anatra zoppa.
Dopo otto anni, infatti, i democratici hanno riconquistato la maggioranza alla Camera (strappando i 23 seggi necessari agli avversari ma alla fine dei conteggi riusciranno con molta probabilità ad averne 35), mentre i repubblicani la mantengono al Senato, dove si è votato per il rinnovo di un terzo degli stessi.
Nonostante l’esultanza di Trump che ha parlato via Twitter di grande successo minimizzando come “increspatura” la vittoria democratica alla Camera, l’onda blu è innegabile e, a parte qualche delusione, c’è già ara di rivincita.
Tremendous success tonight. Thank you to all!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 7 novembre 2018
Ma le elezioni di Mid-Term hanno interessato anche il rinnovo della carica di governatore in 36 Stati con delle importanti novità. E così se nel Vermont la candidata transgender Christine Hallquist non ce l’ha fatta a battere l’uscente repubblicano e antitrumpiano Phil Scott, nel Colorado è stato eletto governatore il democratico Jared Polis, che è apertamente gay: prima volta nella storia degli Stati Uniti.
Filantropo e imprenditore, deputato alla Camera dei rappresentanti, Polis è sposato e ha due figli.
Ma queste elezioni saranno soprattutto ricordate per l’ampia rappresentanza femminile con l’approdo al Congresso di giovani, componenti di minoranza, numerosi volti nuovi.
Tra esse sono da menzionare Alexandria Ocasio-Cortez: classe 1989, socialista, femminista, attivista, è la donna più giovane eletta deputata e astro nascente della sinistra del Partito democratico.
Ilhan Omar e Rashiba Tlaib sono, invece, le prime donne musulmane ad arrivare al Congresso. Mentre Ilhan, di origini somale, è stata eletta in Minnesota, Rashiba, figlia di immigrati palestinesi, ha conquistato una straordinaria vittoria nel distretto numero 13 del Michigan.
Vittoria storica anche per Ayanna Pressley in Massachusetts, prima donna nera a rappresentare lo Stato nord-orientale alla Camera.
Le democratiche Sylvia Garcia e Veronica Escobar, rispettivamente di Houston es El Paso, sono le prime due donne ispaniche elette in Texas alla Camera dei deputati. Nonostante i latinos rappresentino il 40% della popolazione, lo Stato non aveva finora mai eletto nessuna donna ispanica al Congresso. Deb Haaland, in New Mexico, e Sharice Davids, in Kansas, sono invece le prime donne native americane ad essere state elette deputate.
Inoltre Sharice è un’attivista lesbica, le cui parole sono quanto mai significative: «Conta la mia storia personale. Avere persone della comunità Lgbti al Congresso porterà in discussione temi che ci interessano»