Sabato 24 novembre si è conclusa a L’Aquila la 17esima edizione del Premio internazionale di Letteratura dedicato a Laudomia Bonanni, sezione Poesia edita. Il giorno prima, presso il carcere di Preturo, erano stati proclamati i vincitori della Sezione riservata ai detenuti di tutta Italia.
Presidente del premio Raffaele Marola, in giuria l’onorevole del Partito Democratico Stefania Pezzopane, la docente dell’Università degli Studi dell’Aquila Liliana Biondi, il professore di letteratura italiana all’Università degli Studi di Pisa Marco Santagata, la poetessa aquilana Anna Maria Giancarli.
Ospite dell’evento il grande poeta cinese Yang Lian, costretto a vivere a Londra da molti anni per aver coraggiosamente denunciato la matrice liberticida del governo cinese.
Il primo premio è andato a Elio Pecora, esponente di prestigio della poesia italiana, per il libro Rifrazioni, in cui è centrale il tema della memoria e dei ricordi, degli amici che non ci sono più, come Moravia e la Morante, di persone che non ci sono più guardando queste cose dal giardino della sua casa a Sant’Arsenio (Salerno), dove trascorre le vacanze estive.
Tra le pagine di Rifrazioni ci sono i ricordi di una vita, tra personaggi immaginari e amici cari all’autore che oggi non ci sono più come Elsa Morante o Alberto Moravia.
Nella rosa dei finalisti, oltre a Solitude, lavoro poetico di Daniele Pieroni, anche Dolore Minimo, il testo di Giovanna Cristina Vivinetto, una giovane poetessa trans di 24 anni, di origini siciliane, che ha raccontato in versi la transizione, investigandone le ragioni profonde e restituendo al lettore il senso stesso della necessità di diventare “madre di se stessa”.
La presenza di Giovanna Cristina Vivinetto tra i tre vincitori finalisti è un evento di grande rilievo non solo per la tematica certamente originale del suo libro ma anche perché si tratta della poetessa più giovane che abbia mai partecipato al prestigioso premio aquilano in tutte le diciassette edizioni.
Giovanna Cristina Vivinetto oggi vive e studia a Roma e ha sempre sottolineato, nelle interviste rilasciate a diverse testate nazionali, quanto sia stato importante il sostegno della sua famiglia nel suo percorso di cambio di genere. La sua è certamente l’esperienza poetica più “innovativa” degli ultimi anni nel panorama della poesia italiana contemporanea .