Nessuna retromarcia sul matrimonio egualitario nel progetto di revisione della Costituzione cubana.
Ad assicurarlo su Facebook e Twitter Mariela Castro, figlia dell’ex presidente Raúl Castro e presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, dopo la notizia, rilanciata a livello internazionale dai media, sulla cancellazione dall’art. 68 relativo alla ridefinizione del concetto di nozze in linea col risultato della consultazione nazionale. Dimenticando però che è stato riformulato l’art. 82 sì da mantenere «l’essenza dell’articolo precedentemente proposto (68), poiche’ cancella il dualismo di genere con cui il matrimonio e’ stato definito nella Costituzione del 1976».
Con l’art. 82 è stato infatti incorporato uno specifico capitolo sulla famiglia, di cui si riconoscono i vincoli tanto giuridici quanto di fatto (con un riconoscimento alle unioni consensuali finora prive di tutela giuridica nel Paese centro-americano) e il diritto di ogni cittadino di formare una famiglia senza alcuna distinzione sulla sua natura.
Senza giri di parole Mariela Castra ha addebitato la diffusione della notizia sull’arretramento in materia di matrimonio egualitario proprio al Parlamento monocamerale cubano, che ha lanciato al riguardo un tweet privo di riferimento alla nuova proposta, facendo passare nella pubblica opinione «con approccio inadeguato ciò che molti hanno interpretato come una retrocessione».
Desafortunadamente el mensaje tuiteado por nuestro órgano legislativo mutiló la nueva propuesta y con enfoque no apropiado lanzó al ruedo lo que muchas personas están interpretando como un retroceso #Cuba #LGBTI
— Mariela Castro Espin (@CastroEspinM) 19 dicembre 2018
Per cui, ha concluso la nipote di Fidel, «non c’è nessun arretramento, l’essenza dell’articolo 68 viene mantenuta, la lotta continua. Adesso approviamo la Costituzione. Poi serriamo le fila per realizzare un Codice della Famiglia avanzato come il nuovo testo costituzionale.
Cuba è nostra, Cuba è di tutti e tutte. Non abbiamo ceduto né cederemo ai ricatti fondamentalisti e retrogradi che si oppongono politicamente al progetto emancipatore della Rivoluzione cubana».