Sull’aggressione a Leonardo Ranieri, pestato selvaggiamente il 2 gennaio a Torino da dieci condomini e attualmente dimorante per motivi di sicurezza presso la struttura d’accoglienza di To Housing grazie al fattivo interessamento di Alessandro Battaglia, presidente di Quore, e di Giziana Vetrano, coordinatrice del Coordinamento Torino Pride, è intervenuto nel primo pomeriggio di oggi il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri (con delega alle Pari opportunità e ai Giovani) Vincenzo Spadafora.
Una risposta, dunque, a chi come Futura Lgbtqi lamentava, ancora ieri, un silenzio del Governo sulla vicenda. Nella sua lunga dichiarazione, pubblicata su Facebook, Spadafora sembra fra l’altro aver accolto la sollecitazione di Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib, che aveva lanciato il 4 gennaio un appello a Palazzo Chigi perché «convochi un tavolo tra associazioni, Oscad (Osservatorio contro gli atti discriminatori) e ministro degli Interni per chiarire le intenzioni di questo governo in materia di tutela della comunità Lgbti».
Vincenzo Spadafora ha infatti affermato: «La drammatica vicenda di Torino che vede vittima Leonardo di un’aggressione plurima e senza senso, suscita sdegno e rabbia. La reiterazione degli insulti e delle minacce quando Leonardo è rientrato a casa per prendere e portare con sè il suo amico a quattro zampe, impongono la massima attenzione nel verificare le responsabilità dei gesti compiuti in modo che nulla resti impunito. In tal senso intendo convocare un incontro con le forze di Polizia e con l’Oscad per seguire in modo diretto l’accertamento delle responsabilità e l’adozione dei conseguenti provvedimenti. Nessun comportamento resterà impunito.
L’esperienza di questi mesi nel contrasto all’omotransfobia mi insegna che affianco ad azioni di contrasto è assolutamente necessario intraprendere azioni di sensibilizzazione e valorizzazione dell’inclusione.
La città di Torino ha dato prova di grande sensibilità e accoglienza nel sostenere e intervenire fattivamente, offrendo soluzioni e supporto esemplari. Esprimo vivo apprezzamento per il sindaco Chiara Appendino che, con l’assessore Marco Giusta, nella giornata di domani incontrerà Leonardo.
Da parte mia, in qualità di titolare della delega alle pari opportunità, oltre ad essermi impegnato per l’approvazione di una legge di contrasto all’omotransfobia, ho predisposto numerosi interventi di sensibilizzazione e valorizzazione della cultura delle differenze dell’inclusione da portare avanti nei contesti più differenti con la collaborazione delle associazioni che operano ogni giorno sul territorio nazionale. Ed a tal fine il Dipartimento per le Pari Opportunità collabora con numerosi organismi europei per confrontarsi nell’adozione delle misure di intervento più idonee.
Nel caso di Torino è necessario arrivare ad una chiara individuazione delle responsabilità per intervenire e contrastare tali comportamenti e successivamente promuovere un’azione mirata di sensibilizzazione. In questo senso da parte del Dipartimento vi è massima attenzione sui fatti che hanno portato alla drammatica vicenda di Leonardo, al quale esprimo tutta la mia vicinanza e condivisione».