Al via, oggi, la nuova fiction Rai, La Compagnia del Cigno, firmata da Ivan Cotroneo. I primi due episodi di questa serie, con cui Cotroneo proverà a replicare il grande successo di Sirene, saranno trasmessi in prima serata su Rai1, lunedì 7 e martedì 8 gennaio.
Si tratta di una fiction che racconta l’impegno e i sacrifici di un gruppo di ragazzi che, guidati da i propri docenti, cercano di mettere su un orchestra che si rifà a Giuseppe Verdi.
Nel cast, nomi importanti del cinema e del teatro italiano come Alessio Boni, Anna Valle, Giovanna Mezzogiorno, Rocco Tanica, Stefano Dionisi, Marco Bocci, Francesco Liotti. Ma anche tanti esordienti, in linea con le precedenti operazioni cinematografiche firmate da Cotroneo.
A poche ore dalla messa in onda del primo episodio, contattiamo Ivan Cotroneo per avere qualche altra informazione su La Compagnia del Cigno.
Ivan, sta per andare in onda il primo episodio della tua nuova serie tv, La Compagnia del Cigno. Quali sono le ragioni per cui il pubblico dovrebbe seguirla con lo stesso interesse con cui ha seguito e ha amato Sirene?
La Compagnia del Cigno racconta del mondo di oggi. Un mondo in cui credo non abbiamo bisogno di eroi solitari, ma di capire che la nostra forza è nell’unione delle differenze. Libertà è partecipazione come diceva Gaber. Spero che al pubblico possa piacere questa storia che racconta ragazzi e adulti di oggi con rispetto e verità, e lo fa raccontando sfumature del reale che solitamente non vengono toccate in un racconto televisivo, usando registri diversi: la commedia, il dramma, il musical.
In questa serie si rinnova il tuo sodalizio con Mika. Quanto è importante il contributo di una popstar internazionale nella realizzazione di questo progetto?
Con Mika da Un bacio alla scrittura del suo show è nato e cresciuto un sentimento di rispetto, stima, ammirazione e anche amicizia. La sua partecipazione, il fatto che abbia voluto scrivere un pezzo inedito, Sound of an Orchestra, come sigla della serie, è stato per me importantissimo da un punto di vista personale, perché sapere che un musicista della sua sensibilità e intelligenza si appassionasse a questa storia scritta con Monica Rametta mi ha regalato ulteriore fiducia. È un nuovo passo nella storia della nostra collaborazione che spero andrà avanti in forme e modi sempre diversi.
La Compagnia del Cigno è una serie che racconta la musica e i sogni di chi ama la musica. Qual è la musica che ha cambiato il tuo sguardo? Qual è il sogno che non hai ancora realizzato?
Io sono sempre stato un appassionato di musica. Uno dei miei primi ricordi mi vede bambino sdraiato sul tappeto con mia madre a sentire Il disco Emozioni di Lucio Battisti. Ma anche la visione in sala di West side story a Napoli quando ero piccolo mi ha cambiato la vita. Mi piacerebbe realizzare un musical, certo. Ma forse più di tutto mi piacerebbe trovare ulteriori modi per usare la musica e il ballo come elementi narrativi fondanti.
Spesso il mondo Lgbti è presente nelle tue narrazioni: sarà così anche in questa serie Tv?
Io credo di scrivere da sempre di inclusione, rispetto della differenza, amore per gli altri che per qualche motivo non sono diversi da noi. Lo faccio non perché sono omosessuale ma perché credo che una società che si dica civile deve mettere questi valori alla base del suo sviluppo. Anche La Compagnia del Cigno racconta di questo, e anche i personaggi che non sono omosessuali o transessuali portano questi valori di rispetto dell’altro. Poi io credo che una narrazione corale come è quest,a se ha l’ambizione di raccontare il mondo reale non può esimersi dal narrare che nel reale esistono e vivono e si muovono personaggi omosessuali o dall’orientamento sessuale non eterosessuale. Daniele, lo zio del protagonista, interpretato da Alessandro Roia, è nella serie un giovane uomo romano trapiantato a Milano e seguiremo anche le sue vicende. Soprattutto seguiremo un rapporto fra zio e nipote assolutamente naturale, in cui c’è reciproca comprensione dei rispettivi orientamenti. Poi ci saranno anche altri elementi… Ma è troppo presto per spoilerare.