Epilogo drammatico per Anas, il 22enne tunisino, aggredito, violentato e derubato il 2 gennaio da un uomo, che aveva conosciuto su Facebook, e da un complice. Recatosi, lo stesso giorno, presso la stazione di polizia di Sidi el Bhari per sporgere denuncia, il giovane è stato arrestato per omosessualità e sottoposto a test anale.
L’altroieri il tribunale di prim’istanza di di Sfax lo ha condannato a otto mesi di prigione, con esecuzione immediata della sentenza, per sodomia (sei mesi) e falsa testimonianza (due mesi). Medesima condanna anche per i due aggressori ma, nel loro caso, sei mesi per sodomia e due per aggressione.
L’arresto del giovane (durato 40 giorni) dopo la denuncia, la sottoposizione a test anale forzato e la condanna ultima per omosessualità hanno suscitato la ferma reazione di Human Rights Watch nonché delle associazioni tunisine Damj e Shams. A essere coralmemte condannati l’imprigionamento di una vittima di stupro, l’applicazione dell’art. 230 del Codice penale criminalizzante i rapporti omosessuali e il persistere del ricorso a test anali forzati nonostante l’impegno del governo tunisino, nel 2017, presso il Consiglio dei diritti dell’uomo di porre fine a una pratica assimilata alla tortura.
Il giorno stesso della condanna di Anas All Out ha fatto pervenire al primo ministro tunisino Youssef Chahed le oltre 25.000 firme, raccolte in una specifica campagna realizzata con Shams e volta a chiedere l’immediata scarcerazione del 26enne.
Nella giornata d’ieri ha espresso il suo sdegno per la condanna emessa dal tribunale di Sfax anche l’attivista francese Guillaume Mélanie, fondatore e copresidente di Urgence Homophobie, che il 16 ottobre 2018 è stato vittima di pestaggio a Parigi.
TUNISIE
Le jeune homme violé par des hommes qui l’accusaient d’être gay, qui s’était rendu au commissariat pour porter plainte et qui avait été finalement arrêté lui, et soumis à un test anal, vient d’être condamné à 8 mois de prison ferme pour homosexualité.
Nous sommes en 2019.— Guillaume Mélanie (@Guillaumelanie) 11 febbraio 2019
Sempre l’11 febbraio altri due uomini sono stati condannati a sei mesi di carcere per sodomia oltre a sei settimane per furto e due settimane per comportamento violento. Come denunciato da Shams, sta aumentando vertiginosamente in Tunisia il numero delle condanne di persone omosessuali: ben 127 nel 2018, rispetto alle 79 dell’anno precedente e alle 56 nel 2016.