S’intitola Vladyland, il primo album di Vladimir Luxuria, che ne ha così spiegato genesi e fini: «Fino a quando ci saranno infinite possibilità di combinare note musicali per nuove melodie, ci sarà sempre una buona ragione per svegliarsi la mattina sapendo che una nuova canzone ti accarezzerà il cuore.
La serie infinita di note ha prodotto anche questo disco, pensato, suonato e cantato con semplicità e verità. Lo dedico a chi non smette di credere nell’amore».
Disponibile da oggi su Spotify, Apple Music e tutte le piattaforme streaming per Indiehop, Vladyland è il primo disco ufficiale dell’artista transgender. Esso si compone di nove tracce (Sono un uomo, Un’altra via, Bossa folle, Mi voglio tradire, Frasi via d’uscita, Vorrei essere la moda, Gommapiuma, Nuvola e Venus), che aprono una fessura nel mondo più intimo di Vladimir anche in riferimento al suo attivismo Lgbti.
Un album in cui amori, desideri, sogni e ambizioni, cantati da Vladimir con leggerezza e spensieratezza, si uniscono a tematiche sensibili e più che mai attuali quali l’emancipazione da una visione di machismo e di mascolinità, che costringe il genere maschile all’interno di un recinto fatto di emotività celata e repressa.
La produzione dei brani rimanda al sound e alle atmosfere degli anni ’70, alle piste da ballo e alla Italo-disco, cercando di rievocare l’immaginario sonoro che ha fatto da cornice alle vicissitudini amorose degli scorsi decenni.
Vladyland è il diario sentimentale di una donna che, per la prima volta, decide di mettersi in gioco attraverso la nuova veste della musica ma con la genuinità espressiva di sempre.