In una lettera indirizzata al Parlamento europeo, che il 18 aprile ha adottato una risoluzione sul Brunei, il sultano Hassanal Bolkiah ha difeso le nuove disposizioni delle Parti IV e V del locale Codice penale.
Entrate in vigore il 3 aprile, esse comminano la pena capitale per determinati atti sulla base della shari’a. Nello specifico, la morte per lapidazione è prevista per i rapporti consenzienti tra persone dello stesso sesso (in precedenza puniti con 10 anni di prigione), l’adulterio, l’aborto e la blasfemia (insulto o diffamazione del profeta Maometto) mentre l’amputazione d’una mano o d’un piede per il furto.
In quattro pagine, datate il 15 aprile e recapitata a Strasburgo alla vigilia dell’approvazione della risoluzione il sultano ha difeso tali disposizioni facendo notare, in particolare, come la pena capitale per persone omosessuali e adultere sia stata introdotta per «salvaguardare la sacralità della discendenza familiare e del matrimonio». Ha tenuto poi a precisare che le condanne saranno poche, essendo necessari almeno due uomini di «elevata moralità e provata fede come testimoni» in una con l’assoluta esclusione di «ogni forma di prova circostanziale».
Hassanal Bolkiah ha quindi invocato «tolleranza, rispetto e comprensione» dell’Ue nei confronti del Brunei, che si sforza di preservare i suoi valori tradizionali.
Ma la risposta giunta da Strasburgo è stata durissima.
L’Europarlamento, infatti, oltre a condannare il «Codice penale retrogrado», ha anche invitato il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), in caso di effettiva attuazione dello stesso, «a considerare l’adozione a livello Ue di misure restrittive per gravi violazioni dei diritti umani, compreso il congelamento di beni e il divieto di visti».
Inoltre, in linea con la campagna di boicottaggio lanciata da George Clooney e Sharon Stone e sostenuta da star internazionali del cinema, della musica, dello spettacolo, si è chiesto l’inserimento nella ‘lista nera’ dei nove hotel luxury appartenenti alla Brunei Investment Agency, di cui è proprietario Hassanal Bolkiah.
Tra questi figurano anche il Principe di Savoia (Milano) e l’Eden (Roma), dove ultimamente si è tenuto il ricevimento per le nozze del primogenito dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella e della senatrice forzista Alessandra Lonardo.