Fino a pochi giorni fa si sarebbe da più parti ignorata la stessa esistenza di Tromello. E, invece, con l’elezione a sindaco di Gianmarco Negri quest’incantevole borgo della Lomellina è divenuto di fama internazionale. Soltanto alcune ore fa, ad esempio, il sindaco di New York Bill De Blasio ne faceva espressa menzione in un tweet di felicitazioni al neo-eletto.
Felicitazioni, Mayor Negri! Your groundbreaking win is an inspiration for Italy and for the world. In your victory you have already lived up to your promise of change.
CambiaMenti Per Tromello! https://t.co/mbZbGyZmQa
— Mayor Bill de Blasio (@NYCMayor) 31 maggio 2019
E lui, l’avvocato Negri, salutato dai media come il primo sindaco transgender d’Italia, è ancora frastornato ed emozionato quando lo raggiungiamo per l’intervista.
Domanda a bruciapelo: chi è Gianmarco Negri?
Gianmarco è la persona più semplice che puoi incontrare sul tuo cammino. Sul lavoro sono molto professionale e ho il carattere di un leone, invece con gli amici sono sempre molto dolce e disponibile. Se qualcuno ha bisogno di me, ci sono sempre.
Com’è nata l’idea della sua candidatura a sindaco di Tromello?
L’idea è nata da un gruppo di ragazzi del paese, fra i quali il mio amico e collega, l’avvocato Capra. C’era l’idea di creare una lista civica di giovani per dare vita a Tromello.
Vengo così contattato da questo mio amico che, dopo un lungo discorso, mi propone di candidarmi come sindaco. Ho preso qualche giorno per pensarci e ho accettato, perché volevo restituire qualcosa al paese. Durante la transizione, ma anche prima, ho sempre trovato a Tromello braccia spalancate e porte aperte. Sono interessato ai problemi di tutta la cittadinanza, ma in particolare a quelli degli anziani, avendo prestato servizio di volontariato per ben 16 anni presso la locale Casa di Riposo San Martino.
È arrivato il momento di restituire col mio impegno civico l’affetto e la stima che ho ricevuto in questi anni.
Come ha vissuto la campagna elettorale?
L’ho vissuta con allegria e col supporto d’una squadra di ragazzi e ragazze spettacolari. Abbiamo fatto una campagna elettorale dimostrando la nostra vicinanza alle persone. Abbiamo iniziato a lavorare al nostro progetto già da maggio 2018. Non abbiamo mai alzato i toni, non abbiamo mai criticato gli altri e siamo rimasti concentrati sul nostro progetto. Credo che il nostro modo di fare sia stato molto apprezzato e il voto lo ha dimostrato.
Che valore assume, secondo lei, la sua elezione in questo clima politico?
Io gli do il valore della libertà, la libertà di essere quello che si è e la libertà dai pregiudizi. Ed è anche la dimostrazione che anche in un piccolo Comune della provincia pavese si può essere felicemente se stessi. Dal punto di vista strettamente politico, considerando che alle europee La Lega qui a Tromello ha ottenuto il 53%, e alle amministrative solo il 25% contro il 37% della mia lista, credo che il voto locale abbia premiato il valore della lista e delle persone che la compongono. Sono orgogliosissimo del mio paese. Abbiamo dato un importante messaggio sull’importanza dei valori democratici.
Sindaco Negri, alla luce anche della sua personale esperienza, qual è invece lo stato dell’associazionismo Lgbti+ italiano?
A mio avviso il movimento è spaccato. Ed è un peccato perché ci sarebbe bisogno di unità. L’associazionismo è in difficoltà a causa dei protagonismi e della ricerca di visibilità per scopi personali di alcune persone. Auspico che si lavori tutt’insieme per il bene della collettività Lgbti, condividendo gli obiettivi e aiutando l’intero movimento a crescere.