Nella Repubblica di San Marino giornata di duplice voto referendario quella del 2 giugno.
Mentre il primo quesito di tipo propositivo verteva sulle modifiche alla legge elettorale, il secondo, di tipo confermativo, aveva come oggetto la legge di revisione costituzionale del 28 marzo 2019 n. 1 recante Modifica all’articolo 4 della Legge 8 luglio 1974 n.59 e successive modifiche (ossia la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese), che recita: «per sancire l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, a prescindere dal sesso e dall’orientamento sessuale».
Lo spoglio è terminato poco prima della mezzanotte con un risultato clamoroso per il secondo quesito referendario. Infatti il 71,46% ha votato a favore della modifica costituzionale.
A darne per primo la notizia su Facebook Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini, che ha scritto: «Vinto con un clamoroso 71,46% il referendum per introdurre nella Costituzione il divieto di discriminazione per orientamento sessuale nella Repubblica di San Marino.
La Repubblica del Titano dimostra grande apertura e si associa agli altri 5 paesi nel mondo che hanno un simile divieto nella Costituzione».