Ennesima giornata di tensioni ieri a Tbilisi, dove, nonostante tutte le precauzioni adottate, la sede del Tbilisi Pride è stata attaccata. La polizia, chiamata dagli organizzatori, ha allontanato i contestatori. Ma, diffusasi la notizia, sono sopraggiunti davanti all’ufficio una cinquantina di persone, militanti nel gruppo d’estrema destra di Levan Vasadze e un sacerdote ortodosso.
Nel frattempo gli organizzatori del Tiblisi Pride hanno iniziato a ricevere minacce di morte al telefono. Nonostante ciò, ieri sera, si è tenuto il primo evento pre-Pride: una reinterpretazione in chiave lgbti della metamorfosi di Kafka è stato messo in scena davantio a un centinaio di persone.
Nella giornata d’oggi il presidente della Repubblica ha tenuto un discorso a favore del Pride. Sempre oggi Yuri Guaiana, senior campaign manager di All Out, da giorni a Tbilisi, ha consegnato all’ufficio del primo ministro Mamuka Bakhtadze le 28.000 firme raccolte attraverso la petizione online a sostegno del Tbilisi Pride.
Raggiunto da Gaynews, ha dichiarato: «Continueremo a essere solidali con le persone Lgbti+ a Tbilisi e in tutta la Georgia. I gruppi estremisti non possono fermare con le loro minacce la richiesta di libertà e rispetto che sono al cuore del Pride. Secondo il diritto nazionale e internazionale, le autorità georgiane hanno l’obbligo di proteggere il diritto umano alla libertà di manifestare pacificamente. Il governo della Georgia deve garantire un Tbilisi Pride sicuro e pacifico».