Circa un anno fa Gaynews riportò un presunto caso di omofobia che, chiamando in causa una psicologa dell’ospedale della SS. Annunziata di Napoli, era stato segnalato da una giovane studente universitaria al Comitato Arcigay di Napoli e all’Ordine degli psicologi della Campania.
Nell’intervista rilasciata al nostro giornale, la studente riferiva come, avendo esposto alcune questioni relative al proprio orientamento sessuale durante il colloquio con la psicologa, ne avesse ricevuto una serie di giudizi offensivi e discriminatori sull’omosessualità.
Nello specifico, secondo quanto riferito, la psicologa avrebbe sostenuto l’inevitabilità dello squilibrio psichico in una persona omosessuale dal momento che uomo e donna sono necessariamente complementari. Non senza aggiungere che l’Oms avrebbe derubricato l’omosessualità dal novero delle malattie mentali solo a seguito di pressioni politiche.
L’Ordine degli psicologi, che sin dall’inizio aveva dichiarato l’intenzione di approfondire la questione, ha finalmente deciso di convocare la dottoressa in questione presso la Commissione deontologica. Convocazione sollecitata, alcune settimane fa, da una lettera del comitato Arcigay di Napoli, preoccupato che la vicenda potesse essere dimenticata.
In un comunicato Arcigay Napoli si è augurata che la Commissione deontologica dell’Ordine degli psicologi della Campania abbia la lungimiranza e la volontà di andare veramente a fondo della questione. Ha anche auspicato che siano messe in campo azioni concrete a tutela del diritto di accesso al dispositivo psicologico e che ciò avvenga senza discriminazioni di pazienti Lgbti.